A causa dell’emergenza idrica dovuta alla siccità che sta colpendo alcune regioni italiane, e in particolare l’Emilia-Romagna, i prezzi sugli scaffali dei supermercati di frutta e verdura stanno subendo aumenti dal 20 al 40%. Una situazione “insostenibile” per i consumatori, che si va ad aggiungere ai numerosi rincari quest’anno di altri beni di prima necessità come luce e gas. È quanto denuncia Udicon Emilia-Romagna, atteso il fatto che “c’è un cambiamento climatico che è in atto e quindi dobbiamo fare i conti con questa situazione”. Per questo, “ben vengano adesso le ordinanze che vanno verso il razionamento dell’acqua, perché diversamente non si può fare”.
Intanto, però, le conseguenze dell’emergenza si fanno sentire sul carrello della spesa. “A vedere dai nostri osservatori abbiamo un 30-40% in più per la frutta, il 20-30% in più per la verdura- fa il quadro il presidente Vincenzo Paldino, parlando alla ‘Dire’- i prodotti più colpiti sono cetrioli, cipolle rosse, zucchine, lattughe e sono i prodotti che in questo momento vanno sulla nostra tavola”. Ma, seppur ci sia “un cambiamento climatico che è in atto e sotto gli occhi di tutti”, come associazione dei consumatori, fa presente Paldino, “dobbiamo far notare che negli ultimi vent’anni poco o nulla è stato fatto a livello nazionale per garantire con lungimiranza quelle che sono le riserve idriche, fare nuovi invasi, cercare di intercettare prima questi problemi”. Per cui “non possiamo ogni volta gridare all’allarme e dimenticarci che ci sono delle attività di prevenzione che si devono assolutamente fare prima per tutelare i cittadini”, attacca il presidente Udicon. Comunque, in questa situazione “non c’è soluzione diversa che razionare in modo consapevole l’uso dell’acqua. In questo momento non ci sono soluzioni diverse”, conclude Paldino.
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