“È necessario fornire adeguate misure di sostegno al mondo agricolo locale costretto a fare fronte agli effetti di una siccità senza precedenti, alla carenza idrica e all’aumentato costo dell’energia. La prima risposta deve essere necessariamente quella di avviare un piano di realizzazione di nuovi invasi che non incidano sul deflusso minimo vitale di fiumi e torrenti ma garantiscano il giusto approvigionamento alle imprese ed alle comunità”: così Marta Farolfi candidata per il centrodestra nel collegio uninominale al Senato di Forlì-Cesena e Rimini.
“Fino ad oggi proprio il governo e la Regione a guida Pd hanno impedito di realizzare questi nuovi bacini idrici con risposte evasive e viziate da un ambientalismo ideologizzato che nulla ha a che fare con la tutela del territorio del quale, oltretutto, proprio gli agricoltori, la categoria più colpita dagli effetti climatici, sono i migliori custodi”: prosegue Farolfi, candidata oltre che all’uninominale anche al proporzionale, nella lista di Fratelli d’Italia, nel collegio di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna, Bologna e Ferrara.
“Sinistra, Pd e M5S al governo come in ambito locale hanno in ogni modo ostacolato ogni progetto di implementazione dei sistemi di irrigazione, respinto al mittente le proposte di snellimento delle pratiche per l’autorizzazione di nuovi pozzi o realizzazione di nuovi invasi, con annessa e necessaria revisione delle regole del deflusso minimo vitale per poter garantire l’acqua anche ai reticoli idrici minori. Salvo promettere adesso in piena campagna elettorale di risolvere un problema che loro stessi hanno dimostrato di non aver voluto o saputo affrontare prima”: aggiunge Marta Farolfi.
“Noi invece accogliamo l’appello lanciato dalle organizzazioni agricole di avviare al più presto un piano di iniziative per far fronte alla crisi idrica contrastando una situazione che non ha precedenti da 70 anni a questa parte”: afferma la candidata di FdI.
“Gli esperti – ricorda Marta Farolfi – ci hanno ricordato che per garantire il futuro approvvigionamento idrico in Romagna i servono altri 20 milioni di metri cubi d’acqua rispetto agli attuali 110. Chiediamo alla Regione che valuti attentamente i progetti elaborati da Romagna Acque relativi alla creazione di nuovi invasi (sul tappeto c’è lo studio di tre posizioni sul Rabbi e due sul Bidente di Strabatenza, un nuovo invaso gemello di Ridracoli, dalla portata di 33-34 milioni di metri cubi, ndr), per fronteggiare i cambiamenti climatici e i suoi effetti in Romagna. Dopo aver perso tanto, troppo tempo, chiediamo che si torni a ragionare su queste ipotesi senza pregiudizi ideologici o pressioni politiche esercitate dagli alleati ambientalisti del Pd”.
“Ma una cosa, intanto, è certa: dal 26 settembre prossimo sarà uno dei primi temi che il centrodestra assumerà come impegno per il futuro governo del Paese”: conclude la candidata in rappresentanza di tutta la coalizione del centrodestra nel collegio uninominale al Senato di Forlì-Cesena e Rimini, Marta Farolfi.