Il Governo ha risposto ufficialmente mercoledì pomeriggio in Commissione agricoltura alla interrogazione urgente presentata dal deputato Marco Di Maio sulla crisi idrica. “Purtroppo non abbiamo ancora tempi certi sulla dichiarazione dello stato di emergenza e ho dunque personalmente incalzato il ministro a fare presto per dare certezze alle Regioni, agli agricoltori, alle imprese”, afferma il deputato.
Il Governo, nella sua articolata risposta al parlamentare romagnolo, ha illustrato una serie di iniziative che intende porre in essere per far fronte alla crisi idrica e per sostenere il comparto agricolo. Riguardo agli strumenti già disponibili, “il ministero dell’Agricoltura mi ha segnalato gli interventi compensativi ‘ex-post’ del Fondo di solidarietà nazionale per il sostegno alle imprese agricole colpite da avversità atmosferiche eccezionali che possono essere attivate solo nel caso in cui le avversità, le colture e le strutture agricole colpite non siano comprese nel Piano assicurativo annuale per la copertura dei rischi con polizze assicurative agevolate, ai sensi del decreto legislativo 102 del 2004”.
Va poi ricordato che “ai fini di una copertura dai rischi climatici con la siccità, gli agricoltori avrebbero dovuto provvedere alla stipula di polizze assicurative, agevolate da contributo statale fino al 70% della spesa premi sostenuta”.
“Tuttavia è chiaro che gli strumenti attualmente disponibili sono sempre meno efficaci – osserva il parlamentare – per questo nel Piano strategico nazionale della politica agricola comunitaria 2023-2027 si è previsto un nuovo strumento di interventi “ex ante” sotto forma di fondo di mutualizzazione nazionale, cui potranno accedere tutte le imprese agricole. Questo fondo potrò intervenire in caso di eventi catastrofali come quello della siccità che stiamo attraversando, fornendo un pronto ristoro per la ripresa economica e produttiva”.
Marco Di Maio ha posto anche il tema delle aziende agricole che per la campagna in corso non beneficiano di coperture assicurative: “in questo caso il ministero ha garantito che concorderà con le Regioni le iniziative utili, come ad esempio l’attivazione degli interventi del Fondo di solidarietà nazionale in deroga alle disposizioni di legge pensate per momenti ordinari”.
“E’ necessario nel medio-lungo periodo – conclude Marco Di Maio – realizzare gli investimenti necessari per potenziare la nostra rede idrica, la capacità di accumulare acqua ad uso agricolo costruendo nuovi invasi, incentivando comportamenti virtuosi, eliminando tutte le limitazioni burocratiche e ideologiche che in questi anni ci hanno fatto perdere opportunità importanti. La crisi di oggi è anche figlia di una politica che fino al passato più recente ha detto no a qualsiasi investimento in nome di un ambientalismo ideologico, privo di senso e dannoso. Anche per l’ambiente stesso”.