L’associazione Faenza Coraggiosa ha deciso di sciogliersi e di cessare la propria attività politica come soggetto unitario. Lo comunica in una nota stampa il direttivo di Faenza Coraggiosa. Faenza Coraggiosa era nata per partecipare alle elezioni del 2020 a sostegno della candidatura di Massimo Isola. Raggruppava al suo interno le esperienze di Articolo 1, L’Altra Faenza, Partito Socialista, Sinistra Italiana e figure della società civile. Lo scorso settembre i membri di quello che un tempo era Articolo 1 avevano annunciato il loro ritorno all’interno del Partito Democratico, di fatto decapitando Faenza Coraggiosa dei suoi elementi più rappresentativi dal punto di vista politico, o quanto meno degli elementi con maggior esperienza.
“Dopo i successi elettorali regionali delle liste guidate da Elly Schlein, quella di Faenza Coraggiosa è stata l’unica esperienza che ha cercato di superare i confini della lista civica e di tradursi in una forma organizzata – l’associazione, appunto – per contribuire in modo più incisivo alla vita politica della propria comunità” continua il direttivo nella nota.
“Nelle nostre intenzioni e forte dell’ottimo consenso elettorale raccolto alle elezioni amministrative, la nostra associazione voleva essere uno stimolo per strutturare la sinistra fuori del PD nel territorio, con l’ambizione di offrire un punto d’incontro, confronto, proposta e azione politica. A distanza di tre anni, il nostro percorso si ferma qui, per ragioni molteplici che abbiamo a lungo discusso prima di arrivare a prendere questa decisione”
Più volte nel corso di questi tre anni, dall’interno dell’associazione, sono arrivati segnali di frizioni all’interno, in particolare fra i vertici e la base. A generare malcontento, in particolare fra coloro che a Faenza Coraggiosa si erano avvicinati da “laici”, c’è stata poi la decisione di Elly Schlein di abbandonare la guida della realtà che l’aveva portata ad essere eletta in Regione Emilia-Romagna per candidarsi alla guida del Partito Democratico.
“L’esperienza di Coraggiosa, soprattutto a Faenza, è stata per noi ben altra cosa che un tradizionale accordo tra partiti: a Faenza ha saputo mettere insieme i sostenitori di Articolo 1, de L’Altra Faenza, del P.S.I., di tanti rappresentanti del volontariato laico, cattolico e dell’ambientalismo, ma anche tanti indipendenti, giovani e meno giovani, che si avvicinavano alla politica per la prima volta o che alla politica tornavano dopo periodi più o meno lunghi di sfiducia, convinti dalla freschezza e dall’energia del programma di Schlein. La nostra lista, alle ultime elezioni, piena di giovani, di donne, di candidati riconosciuti e stimati per il loro impegno sociale, era lo specchio di un entusiasmo rinnovato su un radicamento storico e su pratiche quotidiane di solidarietà e attivismo.
Non nascondiamo che le contingenze, locali e nazionali (la pandemia, un lockdown spinto e poi i disastri climatici che hanno ferito il nostro territorio quest’anno) ci hanno tarpato un po’ le ali. Oggi non possiamo non prendere atto di scelte differenti tra noi: c’è chi ha deciso di iscriversi al PD per continuare lì la sua battaglia per la democrazia e i diritti, in un partito già dotato di una sua struttura e oggi guidato da una segretaria che già aveva scelto tre anni fa, e chi invece, iscritto ad altri partiti o indipendente, sceglie di continuare ad animare il campo a sinistra del PD. Siamo convinti che il patrimonio politico, di idee e di confronto, accumulato in questi tre anni di attività di Faenza Coraggiosa non debba andare perduto, ma che anzi tutti noi, ognuno all’interno delle proprie riflessioni e decisioni, debba fare tesoro di questa esperienza, Coraggiosa davvero in tutti i sensi, e portarla lungo le strade che abbiamo deciso di percorrere.
Tutti noi siamo d’accordo che per il Paese e per Faenza c’è bisogno di più sinistra
La differenza di visione sulle scelte organizzative e future non dovrà e non produrrà “rotture”, ma al contrario ci troverà uniti nella volontà comune di dare voce e rappresentanza alle istanze e ai valori di una sinistra plurale, che trovi la sua espressione nell’amministrazione ma anche nella città e tra i cittadini”.
Per gli adempimenti formali sarà convocata un’assemblea straordinaria dell’associazione.