È morto a 83 anni Ivo Sassi, uno dei maestri della ceramica faentina dei giorni nostri, protagonista indiscusso del secondo Novecento e dell’inizio del nuovo millennio.
Nato a Brisighella nel 1937, Ivo Sassi nel 1950 inizia a frequentare l’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Faenza e ha per insegnanti gli scultore Anselmo Bucci e Angelo Biancini e, per colleghi, Nanni Valentini e Carlo Negri.
Nel 1954 lavora nella bottega di Carlo Zauli, rapporto che interrompe nel 1959, quando apre uno studio personale a Faenza.
Nel 1965 esegue tre grandi pannelli in maiolica policroma per le motonavi “Angelina” e “Achille Lauro”.
Nel 1968 ottiene il primo premio al IV° Concorso Nazionale di Ceramica e Scultura “Francesca da Rimini” e la Medaglia d’Oro al VI° Concorso di Ceramica d’Arte di Cervia; nel 1969 il Primo Premio all’XI° Concorso Internazionale di Gualdo Tadino e nel 1970 il “Premio Faenza” al XXVIII° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea di Faenza.
Nello stesso anno riceve il Premio per la Scultura alla Biennale Internazionale di Vallauris.
E’, comunque, dal 1965 che la sua opera acquista una precisa fisionomia e un’autonomia formale: fino al 1971 sviluppa il ciclo Era Tecnologica, utilizzando soprattutto la maiolica bianca e, da questa data, inizia il ciclo ET Genesi in cui fonde elementi geometrici e un organicismo largamente informale utilizzando il colore nero, l’oro e platinature a terzo fuoco.
Nel 1973 tiene una mostra personale alla galleria romana SM13 dove Enrico Crispolti presenta il libro redatto da Luigi Lambertini “Le ere tecnologiche di Ivo Sassi”.
Nello stesso anno riceve il primo premio al concorso di Gualdo Tadino ed è invitato a Torino alla mostra del segnalati Bolaffi (Catalogo Bolaffi della Scultura).
Nel 1985 è invitato ad Arte Fiera a Bologna e nel 1986 alla XI° Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma.
Nel 1988 il critico Marcello Venturoli lo invita alla mostra “Mare Mare” di Napoli. Tiene mostre personali a Faenza (1988), Lugo (1992), Ravenna (1994), Brisighella (1996), Bagnacavallo (2001).
Fino al 1989, anno in cui cessa la partecipazione ai concorsi, riceve numerosi premi e segnalazioni e, in particolare a Faenza (nel 1977, 1980, 1983, 1984, 1986) e a Gualdo Tadino (nel 1981).
Il sindaco Giovanni Malpezzi e il vicesindaco Massimo Isola hanno diffuso una nota stampa dove hanno espresso il loro cordoglio: “Ivo Sassi ha utilizzato la scultura e la ceramica per raccontare il tempo nel quale è vissuto. Proprio ieri è andato in onda un servizio su Canale 5 dedicato a Faenza, in cui Ivo Sassi ha raccontato della poesia che troviamo nelle sue opere, che nascono da un rapporto profondo dell’artista con la terra e con il fuoco che la cuoce. Ivo Sassi “interrogava” la ceramica con grande passione e con una mente aperta e libera. Era sempre al lavoro, per lui era il lavoro – il rapporto con la materia – l’unico modo per fare nascere nuove idee: ce lo ha dimostrato, ad esempio, quando qualche anno fa, in occasione di Argillà 2014, si è messo in gioco realizzando un’opera alta oltre due metri, alla quale ha lavorato per tutta una estate, che ha smaltato e poi cotto davanti a tutti, in un forno spettacolare che abbiamo aperto in notturna.
Le sue opere, il suo linguaggio, il suo modo di intendere e vivere l’arte e la ceramica restano per Faenza – ma non solo – un grande patrimonio culturale da coltivare, valorizzare e trasmettere alle giovani generazioni.
L’Amministrazione Comunale è vicina alla famiglia di Ivo Sassi per questa grande perdita”.
Mostre e opere più importanti.
Tra le opere installate in ambienti pubblici si segnalano: la Grande ala del 1988-’89 nella sede della Banca di Romagna di Faenza, la Grande Nike del 1988-’89 a Brisighella, il Grande Fuoco del 1990-’91 a Faenza, la Colonna Rossa del 1996 a Bagnacavallo, la Grande Stele del 1999 al Museo d’Arte Bargellini di Pieve di Cento, la Stele della Vita del 1996-2002 nella sede della Camera di Commercio di Ravenna, Verticale Rossa a Cesena nel 2002, sempre a Cesena le due Torri per la grande rotonda e Scultura nel 2007 nella sede dello stabilimento Cefla di Imola.
Nel 2004 ha tenuto la sua più importante mostra antologica a Cervia con pubblicazione di un volume monografico a cura di Giorgio Di Genova.
A livello internazionale è invitato alle mostre più importanti di Amburgo, Madrid, Nagoya, Mosca, Giappone, Innsbruk, Lucerna, Kecskemet, Lisbona, Lima, Kyushu, Atene, Budapest, Limoges, Stok on Trent, Selb-Plossberg, Schwaebisch Gmund.
Nel 2007 il Comune di Faenza organizza una grande mostra personale al Palazzo delle Esposizioni di Faenza con la pubblicazione di un volume a cura di Franco Bertoni.
Nello stesso periodo, per festeggiare il suo settantesimo compleanno, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza gli dedica una mostra di tutte le sue opere, di proprietà del Museo.
Nel 2009 il Comune di Cesena e Cesenatico organizzano la grande Mostra “Ceramics” a cura di Silvia Arfelli.
Nel 2010 a Shanghai in occasione dell’Expo viene inaugurata la Grande colonna di fronte al Palazzo dei Congressi, opera alta cm 600.
Nel 2011 Cesena, Galleria Carbonari, mostra personale di pittura. Bologna, Palazzo Fava, Mostra degli artisti dell’Emilia-Romagna, organizzata dalla 54a Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi.
Reggio Emilia, Chiostro di San Pietro, 54a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Emilia Romagna.
Brisighella, Sculture nella città e Galleria Comunale. Realizza tre grandi opere a Faenza: “Il grande fuoco” in piazza della Libertà; il monumento al lottatore davanti alla Palestra di lotta greco-romana di Faenza.
2012 Espone le sue opere a Doha in Qatar.
Inaugura la rotonda sulla via Emilia “Donatori di sangue” a Faenza.
“Sassi” mostra personale del maestro a Faenza.
2013 Espone a Villa Necchi a Milano.
2014. Le opere del maestro sono esposte alla collettiva “La ceramica che cambia” al Mic di Faenza. Scultura ceramica in Italia del secondo dopo guerra.
Grande personale ai magazzini del sale di Cervia “La spada, lo scudo, la corona”.
2016 Mostra di Argenta: “ Naturalmente ceramica”.
2017 Scultura in ceramica e ferro “Colonna e cerchio” collocata nel Museo “Magi” di Pieve di Cento.
2017 “Ivo Sassi – La Ceramica”, è la rassegna pensata per celebrare gli ottant’anni della sua carriera. Esposizioni a Brisighella “Dagli anni 50 a oggi” e Faenza, alla Galleria della Molinella. La mostra comprende una cinquantina di opere tutte realizzate nel biennio 2015-1017. Catalogo realizzato con i contributi scritti dal vice sindaco Massimo Isola, dal direttore del museo Magi 900′ Giulio Bargellini, dalla direttrice del Mic Claudia Casali e dall’architetto Ennio Nonni.
In mostra grandi dischi di circa un metro di diametro e pannelli rettangolari o quadrati dove il colore è il protagonista indiscusso.