Si è ripetuto anche quest’anno, dopo un anno di stop per le necessarie precauzioni contro la diffusione del contagio da Covid, la tradizionale Fiorita dell’Immacolata in piazza Duomo. Fiorita bagnata dalla pioggia ma altrettanto significativa.
In formato ridotto (con l’invito rivolto ai bambini di prima Comunione delle parrocchie della città), e all’aperto nonostante il meteo avverso, il momento di preghiera è stato guidato dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia monsignor Lorenzo Ghizzoni sotto il portico antistante la Cattedrale.
“San Giovanni ha preparato la strada al Signore – ha spiegato durante il momento di preghiera monsignor Ghizzoni – e anche l’Avvento è proprio questo: la preparazione al Signore che viene. Anche a noi dobbiamo preparare il suo arrivo dentro di noi, attorno a noi, in mezzo agli altri: far conoscere Gesù a chi non lo conosce o non ci crede abbastanza”.
Da sempre, la Fiorita dei bambini è anche l’occasione per lanciare un impegno missionario da portare avanti nel corso dell’anno catechistico. Quest’anno, su proposta del Centro missionario, si raccoglieranno offerte per la costruzione di una cappella nel villaggio di Moe Ma Lin, in Myanmar, un progetto delle Pontificie Opere missionarie. Nel villaggio vivono 80 famiglie, di cui 19 cattoliche. La cappella sarebbe anche come punto di aggregazione dell’intero villaggio
Dopo il momento di preghiera guidato dall’arcivescovo, sono stati intonati alcuni canti, e poi l’arcivescovo ha portato l’offerta floreale alla statua della Madonna nel giardino San Guido Maria Conforti. Alla fine, c’è stato il tradizionale lancio di palloncini, quest’anno biodegradabili.