Faenza entra all’interno dell’Ente Parchi e Biodiversità Romagna, l’ente che gestisce il Parco Regionale della Vena del Gesso. Presentato oggi l’accordo che permetterà, virtualmente, di allargare i confini del parco della Vena del Gesso. I confini reali non verranno modificati, così come non cambieranno le normative che regolamentano i territori attualmente dentro e fuori dal parco, cambieranno però le strategie, l’organizzazione, i progetti. Diventeranno punti di riferimento importanti per il parco, infatti, il Museo Malmerendi, l’area di Castel Raniero, compresa la colonia, l’Olmatello e quindi tutto quel tratto del sentiero 505 che oggi non attraversa il parco. Luoghi da valorizzare grazie a nuove economie di scala dal punto di vista turistico e dal punto di vista dei fondi che potranno essere intercettati, sull’esempio e sulla spinta di quanto avvenuto con l’Unione della Romagna Faentina, oggi considerata dalla Regione come una vera e propria Provincia.