<<A due mesi dalla concessione ad Hera, Ciclat e Formula Ambiente della gestione dei rifiuti urbani nel territorio di Ravenna e Cesena ancora nulla è cambiato. I contratti con le società che gestivano precedentemente i servizi sono stati prorogati fino a giugno e per ora ci sono solo “voci” di riorganizzazione del servizio>> afferma il Sindacato Generale di Base di Ravenna ed Emilia Romagna.
<<Unica certezza è che ancora ai lavoratori delle cooperative sociali non viene riconosciuto il giusto contratto collettivo nazionale di lavoro, il CCNL FISE/Utilitalia, togliendogli dalle tasche circa 300€ al mese>> continua il Sindacato.
<<Proprio per avere notizie sullo stato della gestione dell’appalto e approfondire la questione contrattuale dei lavoratori delle cooperative sociali, una delegazione di SGB, con la presenza di un rappresentante dei lavoratori delle cooperative di Ravenna, ha incontrato, nella giornata di martedì 11 febbraio, i responsabili di Atersir (l’agenzia regionale che ha gestito la concessione del servizio e che oggi ha il compito di controllarne l’esecuzione). Oltre al tema della riorganizzazione del servizio, per il quale è prevista l’entrata a regime entro la fine del 2021, nell’incontro è stato approfondita la questione degli obblighi previsti dal contratto di concessione riguardo al trattamento dei lavoratori>> afferma il SGB.
<<Su quest’ultimo aspetto, Atersir ha chiarito che la base d’asta della gara, che poi è il costo del servizio pagato dai cittadini, è stato determinata utilizzando i trattamenti economici del CCNL FISE/Utilitalia, come se a tutti i lavoratori fosse applicato quel contratto>> dichiara il Sindacato Generale di Base.
<<Atersir ha poi evidenziato che la concessione prevede espressamente l’obbligo per tutti i gestori del servizio di applicare ai lavoratori quei trattamenti economici. Un vincolo che non riguarda quindi solo Hera, Ciclat e Formula Ambiente, ma anche tutte le società consorziate coinvolte nel servizio, quindi anche le cooperative sociali>> dichiara SGB.
<<Come SGB non abbiamo più dubbi: anche l’incontro con l’Atersir ci conferma il diritto dei lavoratori delle cooperative sociali di non vedersi indebitamente sottratti qui 300€ mensili. Soldi pagati dai cittadini che, anziché retribuire chi tutti i giorni concretamente ci garantisce il servizio, finiscono come profitti nelle tasche di azionisti e consorzi. Per questo SGB nelle prossime settimane incontrerà i lavoratori delle cooperative sociali per proseguire nella battaglia per l’applicazione del FISE, perché sia riconosciuto il giusto salario. Basta ai profitti fatti sulla pelle dei lavoratori, con i soldi dei cittadini>> conclude il Sindacato Generale di Base.