C’è tempo fino alle 14 di giovedì 28 settembre per poter partecipazione al bando di servizio civile digitale che vedrà impegnati 12 volontari presso gli sportelli digitali dell’Unione della Romagna Faentina. L’esperienza avrà la durata di un anno, a partire da dicembre 2023, ed è rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni interessati al mondo digitale e a supportare i cittadini in difficoltà con le nuove tecnologie.
I giovani interessati potranno candidarsi a uno dei due progetti del programma “@lfieri digitali: la mossa giusta” approvato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale.
Il progetto “Sportelli digit@li: facciamo rete” prevede il coinvolgimento di otto volontari, tre dei quali allo sportello digitale del Servizio Polifunzionale del Comune di Faenza in Piazza Rampi, e cinque nei comuni di Brisighella, Castel Bolognese, Casola Valsenio, Riolo Terme e Solarolo. Presso gli sportelli digitali i volontari svolgeranno la “facilitazione digitale” andando ad individuare le esigenze del singolo cittadino nell’utilizzo dei servizi digitali e di internet in generale e fornendo loro supporto e orientamento attraverso assistenza personalizzata individuale.
Il progetto ‘Seminiamo la cultura digitale’ vedrà l’impegno di quattro volontari nel Comune di Faenza (presso le sedi del Servizio Polifunzionale, del Servizio Promozione Economica e Turismo, al Servizio Progetti Strategici e dell’Informagiovani), e saranno impegnati in attività di educazione digitale di promozione e realizzazione dei percorsi educativi di accompagnamento o di formazione sulla conoscenza degli strumenti e diverse tipologie di servizi digitali favorendone l’uso autonomo.
L’impegno settimanale dei giovani sarà di 25 ore settimanali distribuiti su cinque giorni lavorativi. Grazie alle 80 ore di formazione specifica sulle competenze digitali, erogate dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale e dall’Unione della Romagna Faentina, i ragazzi potranno maturare una maggiore consapevolezza nel servizio che andranno a svolgere con gli utenti. Il riconoscimento economico per i volontari è di 507,30 mensili, al quale si aggiunge la copertura assicurativa e l’attestato che certifica la partecipazione al programma e alle competenze acquisite. Il periodo di servizio civile potrà inoltre essere riconosciuto per ottenere crediti formativi da spendere nel corso degli studi o nel campo della formazione professionale e potrà essere valutato nei concorsi pubblici al pari del servizio prestato negli enti pubblici.
Gli aspiranti operatori volontari possono presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede, esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it, previo possesso dell’identità SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.
A partire dalla metà di ottobre si svolgeranno le selezioni dei 12 candidati che risulteranno idonei a seguito di valutazione degli eventuali titoli e delle esperienze curriculari maturate e dichiarate in sede di presentazione dell’istanza di partecipazione da ciascun candidato e un colloquio individuale conoscitivo e motivazionale, effettuato da apposita commissione.
Tutte le informazioni e i dettagli per la presentazione delle candidature ai singoli progetti sono disponibili sul sito dell’Unione della Romagna Faentina Servizio civile digitale 2023 (romagnafaentina.it)
Alcuni dati sul Servizio Civile Digitale 2022
Sono cinque i volontari attualmente impegnati nel servizio civile digitale che ha preso avvio il 13 dicembre 2022 presso gli sportelli digitali dislocati nell’Unione della Romagna Faentina. Questo nuovo servizio di facilitazione digitale, avviato in via sperimentale sul nostro territorio, ha riscosso molto apprezzamento. In sei mesi di servizio quasi 700 i cittadini utenti che sono stati aiutati dai volontari e censiti attraverso un questionario di gradimento del servizio. I cittadini che maggiormente si rivolgono allo sportello hanno un’età superiore ai 65 anni (il 26,8% del totale), ma tanti anche nella fascia di età 31-45 anni (il 24,1%) e in quella tra i 46-55 (21,8%) si sono rivolti agli alfieri digitali. Gli utenti che si rivolgono maggiormente agli sportelli sono per il 54% persona ancora in età lavorativa, mentre gli utenti in pensione e disoccupati sono stati rispettivamente il 32,2% e 11,4%.
I servizi per i quali si rivolgono riguardano lo SPID (attivazione, recupero password, rinnovo documenti, sospensione profilo), seguito dalle richieste per i servizi scolastici online e per l’attivazione della CIE, le Carte elettroniche. L’80% degli utenti che hanno risposto al questionario di gradimento si sono definiti estremamente soddisfatti per il servizio offerto, risultato che incoraggia l’Unione a proseguire su questa strada verso la creazione di un servizio stabile di facilitazione digitale.
Un ulteriore encomio da riconoscere ai volontari del servizio civile riguarda gli sforzi profusi dai volontari in occasione degli eventi alluvionali di maggio e in seguito, presso lo Sportello Emergenza: la presenza degli ‘alfieri digitali’ ha consentito di ricevere giornalmente un numero maggiore di pratiche tramite l’utilizzo di sistemi di identità digitali quali SPID. Infatti, nel ruolo di facilitatori dell’utilizzo delle nuove tecnologie, i volontari hanno supportato i cittadini nella compilazione delle richieste online. In breve tempo hanno potuto anche essere di aiuto sia nel fornire informazioni aggiornate alla cittadinanza, sia sulla corretta compilazione dei moduli di richiesta contributi che di rendiconto spese.
Tra le iniziative educative a cura degli alfieri si possono contare due corsi, organizzati a Faenza e a Castel Bolognese in collaborazione con la Libera università. Ai circa 60 cittadini partecipanti sono stati presentate informazioni sul funzionamento dello smartphone, gestione dello SPID, Carta di identità elettronica (CIE) e gestione della posta elettronica.
Dal 1° febbraio, inoltre, presso la Biblioteca Manfrediana di Faenza è stata attivata l’iniziativa “I mercoledì digitali”, dove un alfiere digitale ha fornito aiuto nell’uso dei servizi digitali della biblioteca di Faenza e della rete biblioteche comunali della Romagna, sia per servizi che richiedano l’accesso con SPID che per servizi ad accesso libero o con altre credenziali, al fine di rafforzare conoscenza e usabilità di risorse culturali ad accesso gratuito. Il servizio è momentaneamente sospeso a causa dei danni riguardante la Biblioteca Comunale di Faenza, ma riprenderà non appena sarà possibile.
Un importante supporto viene garantito dai volontari in presenza al Centro Stranieri tutti i lunedì, e al Servizio Istruzione, dove in affiancamento agli operatori dell’Ente in particolari periodi dell’anno (iscrizioni scolastiche, trasporto e refezione scolastici, iscrizione ai centri ricreativi estivi ecc.) vengono attivate procedure on-line su specifiche piattaforme che richiedono l’assistenza ai genitori per l’accesso alle stesse.
Sul piano della comunicazione, con il coinvolgimento attivo dei volontari è stato prodotto con il supporto del Servizio Comunicazione dell’Ente, l’apposito logo che contraddistingue il servizio, inoltre sono state create sempre in un lavoro di squadra le cosiddette “pillole social”, ossia delle pillole di informazione sui servizi quali SPID, CIE (carta di identità elettronica), servizi bibliotecari ecc. che sono state pubblicate sui canali social dell’Ente.
L’esperienza in corso: il punto di vista degli @lfieri digitali
Abbiamo chiesto ai nostri alfieri di esprimere un parere sulla loro esperienza a questo punto del loro percorso del Servizio Civile Digitale e di lasciare un consiglio per chi fosse interessato a intraprendere lo stesso.
“Penso che l’esperienza di servizio civile sia una buona maniera per aiutare il prossimo. Ogni giorno mi trovo di fronte a persone diverse con altrettanti dubbi e quesiti. Pensare di poter essere d’aiuto in materie difficili per alcuni di loro mi fa capire quanto ancora c’è da fare per rendere il digitale alla portata di tutti, facilitando così anche le questioni più burocratiche” – è il commento di Roberta (25 anni) – “Il consiglio che posso dare è sicuramente quello di sorridere: nella mia attività di sportello ho notato che un sorriso può migliorare quasi tutto”
Adriano, 20 anni, si dice soddisfatto del suo percorso: “Personalmente ho imparato come interfacciarmi meglio con le persone, ad ascoltarle, capirle e parlarci in modo che si risolvano i problemi più efficientemente possibile. Un consiglio che darei ai prossimi alfieri è: non fate le cose di fretta e non pensate troppo a quello che fate o avete fatto.”
“Ritengo che l’esperienza ad oggi si sia evoluta rispetto a quando abbiamo iniziato il servizio” è il parere di Emma (20 anni). “Sono quindi soddisfatta perché mi ha permesso di affacciarmi al mondo del lavoro svolgendo attività diverse e trovandomi spesso a contatto con le persone. Ho apprezzato soprattutto quest’ultima cosa perché, quando riesci ad aiutare le persone ti senti appagato.” Emma consiglia di essere propositivi: “Se avete idee o proposte, fatelo presente a chi di dovere: apprezzeranno sicuramente lo spirito di iniziativa”.
Nicolò, 20 anni, ha trovato l’esperienza del Servizio Civile interessante, perché “Ho scoperto anche molte cose nuove che potrebbero tornarmi utili, aiutando le persone con la tecnologia impari anche te nuove cose.” “Devo ammettere però” – continua Nicolò – “che a volte nell’aiutare gli utenti si rischia di incorrere in problemi che si riescono a risolvere contando sull’aiuto degli altri volontari e del personale del comune, e per questo la reputo un’esperienza positiva”.
“La mia esperienza con il Servizio Civile Digitale è stata estremamente gratificante finora” racconta Matteo (21 anni) “Ho avuto l’opportunità di contribuire in modo significativo alla comunità, aiutando le persone di tutte le età e diverse competenze tecnologiche a comprendere i vantaggi delle tecnologie digitali”. Secondo Matteo, essere un “alfiere digitale” gli ha permesso di constatare quanto il loro servizio abbia avuto un impatto positivo nella quotidianità degli utenti. “Oltre alle tantissime informazioni che ho appreso, il servizio è stato utile anche a sviluppare pazienza e empatia nel guidare gli utenti attraverso il mondo digitale.” Per i futuri alfieri digitali, Matteo consiglia di “essere collaborativi e positivi nell’affrontare le sfide che si presentano. L’esperienza sarà più ricca se condividi le tue conoscenze e le tue sfide con gli altri membri del team.”
Commento dell’Assessore Davide Agresti: “Il servizio civile è una scelta che promuoviamo sempre con grande convinzione. Permette di scoprire, approfondire, mettersi in gioco. I progetti di servizio civile digitale, inoltre, crediamo sia una concreta risposta al grand tema della transizione digitale, ad un processo di innovazione inclusiva, che parta prima di tutto, a piccoli passi, e gesti, dalle comunità locali”.