Ieri pomeriggio a margine del Consiglio comunale, nell’attigua sala preconsiliare vi è stato un incontro tra Sindaco de Pascale, Assessore all’Istruzione Bakkali e un gruppo di rappresentati di famiglie con figli disabili e di insegnati-educatori che si occupano a scuola di questi alunni con difficoltà, affiancati dal sindacato SGB.
Sul “tavolo” vi erano le preoccupazioni di famiglie e educatori rispetto alla gara di appalto dei servizi educativi nelle scuole del territorio di Ravenna, gara da 16 milioni e mezzo di Euro del servizio di sostegno educativo a circa 180 alunni disabili delle scuole e dei nidi ravennati ( aspetti evidenziati anche in un question time proposto dal Capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi)
Secondo il gruppo di genitori e educatori la nuova gara, non garantirà qualità del servizio per gli utenti e qualità di lavoro per gli educatori.
Sindaco e Assessore, durante l’incontro, hanno però voluto distinguere le preoccupazioni delle famiglie da quelle degli educatori impegnati nel servizio, ritenendo i diritti rivendicati dai lavoratori questioni distinte dalle preoccupazioni delle famiglie. Diverso il parere di SGB che ritiene che la qualità del servizio educativo sia un tutt’uno con la qualità del lavoro e le tutele dei lavoratori.
Sindaco e assessore si sono impegnati a svolgere incontri con le famiglie per verificare la qualità del servizio di integrazione scolastica, rendendosi disponibile a richiedere agli altri soggetti istituzionali coinvolti (AUSL e Ministero dell’Istruzione) di assicurare una maggiore copertura dell’assistenza degli alunni disabili.
Con le famiglie il Comune si è impegnato a prevedere un tavolo di confronto sul miglioramento del servizio. Sulla incerta continuità occupazionale dei lavoratori (che è continuità educativa per gli alunni), il Sindaco a spiegato che per gli appalti non sarebbe possibile andare oltre a clausole generiche di “priorità di assunzione” e che il Comune non può garantire il reimpiego dell’educatore e la continuità dell’attività educativa per l’alunno.