Rivedere il piano regionale delle liste di attesa e risolvere le criticità esistenti. Un problema riportato a galla dalla consigliera del Movimento Cinque Stelle Raffaella Sensoli, che prende come esempio il territorio di Rimini: “Per la prenotazione di una visita allergologica la prima data disponibile è il 13 marzo 2019, cioè dopo ben 146 giorni, mentre dovrebbe essere eseguita entro 30 giorni. Per una visita geriatrica la data fissata è il 2 settembre 2019: in questo caso il tempo di attesa è di ben 319 giorni, dopo 279 giorni rispetto al limite massimo previsto dalla Regione. Per una densitometria ci sono 428 giorni di attesa, mentre una paziente affetta da sclerosi multipla per una risonanza prenotata a giugno avrebbe dovuto aspettare fino a novembre. Prenotando a pagamento in una struttura privata l’ha eseguita dopo tre giorni”.
La consigliera sottolinea come “l’Emilia-Romagna, tramite un portale ad hoc, permette di conoscere per 50 prestazioni il numero e la percentuale di prenotazioni erogate dalle aziende sanitarie entro i tempi massimi previsti. Per tutte le altre prestazioni non c’è alcun report pubblico, ciò dimostra che non c’è piena trasparenza sui tempi di attesa pur essendo prevista per legge”.
Quindi Sensoli interroga la giunta per sapere “se non intenda effettuare un monitoraggio più rigoroso sui tempi da garantire per le liste d’attesa, ampliando la lista di esami e visite oggetto di monitoraggio e rendicontazione. E se non ritenga opportuno rivedere il piano regionale delle liste di attesa con nuove misure volte a risolvere le criticità presenti”.