Crescono a doppia cifra gli impieghi e la raccolta diretta delle banche di credito cooperativo aderenti alla Federazione BCC dell’Emilia-Romagna (Banca Centro Emilia, Emil Banca, BCC Felsinea, Banca Malatestiana, La BCC ravennate forlivese imolese, RivieraBanca, RomagnaBanca, Credito Cooperativo Romagnolo, BCC Sarsina), che vedono anche ridursi le sofferenze e salire la copertura dei crediti inesigibili. I dati della semestrale 2021 presentano infatti una raccolta diretta salita a 15,5 miliardi di euro (+14,3% rispetto all’anno precedente, con una crescita media del 3,5% rispetto al 31 dicembre 2020), gli impieghi a quota 12,5 miliardi di euro (+11% e crescita media del 3,5%) e un utile che ha superato i 71 milioni di euro, pari a quello registrato a fine 2020. Saldo positivo anche per i soci, che raggiungono quota 138.999 (+2.500) mentre i clienti sfiorano le 700.000 unità e i dipendenti sono aumentati di 27 unità (totale 2.729).
“Risultati del genere – commenta il presidente della Federazione regionale, Mauro Fabbretti – ci confortano e dimostrano come il nostro modo di fare banca, così radicata nei territori anche più emarginati e abbandonati da altri istituti, stia continuando a ottenere sempre di più la fiducia delle famiglie e delle imprese”.
Numeri di una cooperazione di credito emiliano-romagnola in salute, che saranno presentati al convegno “Le banche del territorio e di comunità. Il credito cooperativo una risorsa da tutelare per una economia sostenibile e più equa”, organizzato dalla Federazione regionale delle BCC a Bologna sabato 23 ottobre. L’evento, che si terrà presso il centro congressi del Savoia Hotel Regency (ingresso via del Pilastro 2, Bologna), sarà anche l’occasione per il credito cooperativo emiliano-romagnolo di ritrovarsi in presenza per il 50° anniversario della sua Federazione regionale.
Il convegno verrà introdotto dal presidente della Federazione BCC dell’Emilia-Romagna, Mauro Fabbretti; a seguire i saluti dell’arcivescovo di Bologna card. Matteo Maria Zuppi, del presidente della Regione Stefano Bonaccini, del presidente ABI Antonio Patuelli e del presidente Unioncamere Emilia-Romagna Alberto Zambianchi.
La mattinata proseguirà con la presentazione a cura di Roberto Zalambani del libro Emilia-Romagna. Una Federazione nella storia del Credito Cooperativo 1970-2020. Valori, eventi, protagonisti. Il volume ripercorre la storia della Federazione regionale delle BCC, dalla fondazione per volere di Giovanni Bersani, Benigno Zaccagnini e Giovanni Dalle Fabbriche alla costituzione dei Gruppi Bancari Cooperativi avvenuta negli ultimi anni.
Chiude l’evento la tavola rotonda che dà il nome al convegno. Partecipano Augusto Dell’Erba, presidente Federcasse; Maurizio Gardini, presidente Confcooperative; Giorgio Fracalossi, presidente Gruppo Bancario Cassa Centrale Banca; e Giuseppe Maino, presidente Gruppo Bancario Iccrea. A moderare il dibattito Simona Branchetti, giornalista e volto del TG5 Mediaset.
“Siamo soddisfatti di poter tornare a proporre un evento in presenza mettendo al centro concetti come la sostenibilità, l’equità e la mutualità, da sempre cuore dell’azione delle banche di credito cooperativo e che, ora più che mai, si sono rivelati fondamentali per il territorio e le comunità che lo abitano” commenta Mauro Fabbretti, presidente Federazione BCC Emilia-Romagna.
Vogliamo anche mantenere alta l’attenzione – aggiunge Fabbretti – sul fatto che un nuovo percorso di sviluppo può avviarsi solo se si prende definitivamente coscienza in Europa che – anche nel mercato bancario – la diversità produce stabilità, i territori ricchezza e la partecipazione inclusione. E tra i temi che abbiamo sollevato c’è quello della proporzionalità delle regole bancarie come fattore fondante e permanente della regolamentazione e della supervisione. È uno snodo ineludibile per impostare lo sviluppo di un sistema bancario equilibrato, diversificato e sostenibile. Regole omologanti, che non tengono conto della reale morfologia del sistema finanziario, rischiano in definitiva di impedire il raggiungimento delle stesse finalità che le avevano ispirate.
Oggi gli adempimenti che le banche le BCC devono assolvere appaiono sovradimensionati rispetto ai reali volumi dei singoli istituti– spiega Fabbretti –: ciò comporta un irrigidimento delle procedure di erogazione del credito alle imprese e alle famiglie, e un dispendio di energie che preferiremmo dedicare all’assistenza alle imprese”.
“È anche necessario – conclude il presidente Fabbretti – che nel PNRR (e nelle misure di accompagnamento) si creino le condizioni per consentire alle BCC e ai Gruppi bancari cooperativi ai quali sono affiliate, di accrescere la propria capacità di contribuire alla ‘riparazione’, al rilancio e ad un nuovo sviluppo dei territori e delle comunità”.
La Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia-Romagna è l’organizzazione regionale di rappresentanza che fa riferimento a Federcasse nazionale. Ne fanno parte Banca Centro Emilia, Emil Banca, BCC Felsinea, Banca Malatestiana, La BCC ravennate forlivese imolese, RivieraBanca, RomagnaBanca, Credito Cooperativo Romagnolo, BCC Sarsina e la Banca di San Marino. Può contare su 341 filiali e 2.729 dipendenti, con una competenza territoriale del 79% dei comuni.