Sei progetti di comunità energetiche in forma cooperativa già pronti a partire, più altri in cantiere, bloccati da una burocrazia farraginosa e da procedure incerte, a cui si aggiunge l’inaccettabile ritardo che affligge i decreti attuativi.
Di fronte a questa situazione Legacoop Romagna ha deciso di inviare una lettera aperta per appellarsi al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, che pochi giorni fa ha firmato e trasmesso alla Corte dei Conti il decreto di incentivazione alle Comunità energetiche rinnovabili (CER). Le comunità energetiche sono in attesa della pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale, ma se non saranno emanate in fretta le regole di funzionamento e velocizzate le procedure di allaccio si rischia di vedere abbandonato un percorso virtuoso di decarbonizzazione, necessario di fronte alla crisi climatica.
I progetti promossi dalle cooperative associate a Legacoop Romagna riguardano un totale di potenza di picco di oltre 2.900 kwp e quasi 4,2 milioni di kwh prodotti all’anno. Sono interessate 17 imprese, 13 nel ravennate e 4 a Forlì-Cesena.
Il potenziale delle CER è enorme e la forma giuridica cooperativa è quella che meglio si adatta alle finalità delle CER stesse. Dare il via definitivo ai decreti attuativi e alle regole di funzionamento, e quindi agevolare concretamente lo sviluppo delle comunità energetiche, significherebbe agire in favore della crescita dei territori e delle economie locali.