Genitori in protesta a Castel Bolognese, davanti alla scuola primaria Ginnasi, per la mancata attivazione, fino ad oggi, del tempo pieno. Un problema che interessa altri plessi dell’istituto comprensivo Bassi ed è dovuto alla mancanza di 18 insegnanti e 5 dipendenti del personale ATA nell’intero istituto comprensivo. Purtroppo da decenni, l’inizio dell’anno scolastico in Italia è zoppo. Le nomine dei docenti avvengono tardi, troppo tardi quando si è costretti a porre rimedio a rifiuti o altre situazioni del personale che viene nominato. C’è sempre qualche scuola alla fine che è costretta ad iniziare l’anno senza l’organico completo. Quest’anno, anche a causa del coronavirus, è toccato a diverse scuole nel faentino. Situazioni che in genere si risolvono nell’arco di una o due settimane. Ma nei peggiori dei casi si possono prolungare anche per mesi. All’istituto Ginnasi, al momento, il tempo pieno non è attivabile e questa situazione, oltre ad arrecare un danno agli studenti, che svolgono meno ore rispetto al previsto, reca un danno anche alle famiglie, costrette a chiedere permessi dal lavoro e rivoluzionare le proprie giornate per stare con i figli che invece avrebbero dovuto essere a scuola. Ad esasperare gli animi dei genitori, in questo caso, sembra esserci stata anche una comunicazione tardiva del problema. A fianco dei genitori anche l’amministrazione comunale, che confida che l’emergenza possa rientrare al più presto
Home Scuola & Università Faenza “Scuola sveglia!” Al Ginnasi di Castel Bolognese non è partito ancora il...