In occasione della presentazione del nuovo Paft, Piano arricchimento formativo del territorio 2024/25, mercoledì 4 settembre dalle 14,30 nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense in via Baccarini 3 a Ravenna, l’assessorato Scuola e politiche giovanili del Comune di Ravenna organizza il seminario: “Coltivare il benessere fa bene all’educazione”.

Il Paft raccoglie le proposte per la qualificazione scolastica progettate da Servizi e Uffici comunali, Provincia di Ravenna, Ausl, Università, musei, altri enti e istituzioni, enti del terzo settore. Le proposte, divise per ambiti di interesse (educazione civica, scienze e tecnica, arte e lettura, formazione) hanno come destinatari bambine e bambini, ragazze e ragazzi e docenti di nido d’infanzia, scuola dell’infanzia, scuola primaria fino alle scuole secondarie di 1° e 2° grado, nell’ottica di una continuità verticale e orizzontale che abbraccia per intero il ciclo di istruzione.

Alle 14,30 ci sarà l’apertura dei lavori con visita ai punti informativi nel chiostro della biblioteca e ritiro dei volumi del Paft 2024/25 e dei materiali esplicativi delle proposte che vi sono contenute. Alle 15 la registrazione dei partecipanti al seminario che inizierà alle 15,30 con il seguente programma: i saluti dell’assessore alla Scuola Fabio Sbaraglia e della dirigente dell’Area infanzia, istruzione e giovani, Laura Rossi; l’intervento di Roberto Farnè, professore a contratto del Dipartimento di Scienze per la qualità della vita dell’Università di Bologna e collaboratore attivo del Centro Alberto Manzi di Bologna che farà un approfondimento sulla sua figura; l’intervento di Francesca Agostini docente di Psicopatologia dello sviluppo del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna; in conclusione l’intervento a più voci delle bibliotecarie della Classense sull’azione benefica che ha la lettura in tutte le sue forme ed espressioni.

L’iniziativa si rivolge a dirigenti scolastici, a insegnanti di ogni ordine e grado, educatori ed educatrici, che possono trovare nel Paft proposte per un arricchimento della progettualità didattica, ma anche a genitori, cittadini e cittadine interessati.

Il benessere delle giovani generazioni è l’obiettivo che, a diversi livelli, istituzioni pubbliche, società civile e agenzie educative sempre più perseguono nelle agende nazionali e internazionali che si occupano di sviluppo sociale sostenibile

Il benessere a scuola è, in particolare, argomento di massima importanza. Un ambiente scolastico propositivo e inclusivo può influenzare positivamente l’apprendimento e la crescita personale di ragazze e ragazzi. Questo avviene coinvolgendo diversi aspetti: dal supporto emotivo alla salute fisica, dall’inclusione sociale alla collaborazione tra studenti e studentesse e tra loro e gli insegnanti. Promuovere il benessere in un ambiente educativo significa creare un contesto in cui ogni studente e ogni studentessa si sentano valorizzati e sicuri di esprimere proprie opinioni e sentimenti.

Anche di questo si occupò Alberto Manzi, pedagogista e insegnante, icona dell’educazione italiana di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Conosciuto soprattutto per il suo impegno nella diffusione dell’istruzione e per la sua trasmissione televisiva (dal 1960 al 1968) “Non è mai troppo tardi”, Manzi ha dedicato la sua vita a promuovere un’educazione inclusiva e a combattere l’analfabetismo. La sua filosofia pedagogica si basa sull’idea che la scuola debba essere un luogo di apprendimento significativo e accessibile a tutti e tutte, in cui il benessere degli studenti e delle studentesse è al centro del processo educativo.

Manzi ha sempre creduto che il processo educativo dovesse ambire non solo a trasmettere conoscenze, ma anche a promuovere lo sviluppo della persona e il suo rapporto con gli altri.

Promuovere il benessere in ambito scolastico significa anche raccogliere l’eredità di educatori come Manzi, che hanno lavorato per creare ambienti di apprendimento accoglienti e motivanti, capaci di valorizzare ogni studente nella sua unicità.