Il personale amministrativo della scuola è in protesta. Il concorso nazionale che dovrebbe inserire giovani neolaureati nelle segreterie delle scuole italiane ha di fatto scontentato chi da anni lavora all’interno della direzione scolastica. Sono i direttori dei servizi generali e amministrativi facenti funzione, aiutanti dei dirigenti scolastici, coloro che negli ultimi decenni si sono occupati di amministrare, dal punto di vista burocratico, le scuole, redigendo il bilancio, gestendo il personale non docente, preparando domande per bandi, gite o uscite scolastiche. Persone a cui ogni anno, negli ultimi 16-17 anni, è stato chiesto di tappare un buco in assenza di personale. Ora finalmente è in arrivo il concorso per colmare un vuoto di 2000 posti di lavoro, 209 in Emilia-Romagna, promosso dal Governo Gentiloni, ereditato dall’attuale maggioranza. Purtroppo però il concorso, a cui hanno già fatto domanda in 103 mila, non tiene conto dei decenni di servizio di queste persone, arrivando a privilegiare un neolaureato alle persone che da oltre 10-15 anni svolgono le mansioni che il bando richiede di coprire. Da qui la protesta in tutta Italia, che in provincia di Ravenna coinvolge una ventina di persone e il ricorso contro il bando di concorso. Qualora la disparità di trattamento non venga corretta, a settembre il personale minaccia di bloccare le scuole, non accettando più di coprire, per l’ultimo anno, la posizione vacante col rischio, di fatto, di arrestare, sul territorio provinciale, l’attività scolastica della metà degli istituti.
Home In evidenza Faenza Scuola, la protesta dei DSGA facente funzione: “Tagliati fuori dal nuovo concorso...