Pubblichiamo la lettera di diffida inviata da “Scuola in Presenza” Ravenna e “Persone contro la Dad” Ravenna, al Sindaco di Ravenna, al Presidente della Regione, al Ministro dell’Istruzione, all’ufficio scolastico regionale ed al Garante per l’infanzia.
La presente vale come formale diffida per l’immediata revoca di tale insensata, discriminatoria ed illegittima decisione.
La chiusura al traffico è stata disposta nella città di Ravenna il 21.05.2021 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e si rappresenta che la quasi totalità delle classi delle scuole superiori effettua l’orario 8.00-13.00, per cui la scuola in presenza non determina in alcun modo un pregiudizio al passaggio del Giro d’Italia.
Si censura l’attività dell’Amministrazione locale che pone in essere l’ennesimo provvedimento discriminatorio e lesivo dei diritti dei minori che sono gli unici costretti in Dad, mentre uffici, esercizi commerciali, fabbriche ed ogni altra attività resterà aperta nonostante il passaggio del Giro d’Italia.
Ancora una volta vengono spudoratamente ed impunemente violati i diritti dei minorenni, che da fine ottobre a fine aprile hanno frequentato le scuole superiori in presenza appena 18 giorni ed ancora oggi restano in Dad al 50%molte classi(in particolare 2°-3°-4° superiore),nonostante la riapertura di tutte le attività ed il calo dei contagi.
L’amministrazione della nostra città e della nostra regione mostra nuovamente il più totale disinteresse per il diritto all’istruzione in presenza dei minorenni e continua ad accanirsi contro la scuola utilizzando ogni più puerile pretesto per chiudere le scuole.
I ragazzini continuano ad essere discriminati ed i loro diritti violati, senza alcun rispetto da parte di quelle istituzioni che invece dovrebbero proteggerli ad ogni costo in quanto bene supremo e futuro del Paese.
Sono stati persi centinaia di giorni di scuola in presenza, con danni incalcolabili in termini di lesione della salute psico-fisica dei minori, abbandono scolastico e perdita di apprendimento ed ogni giorno in presenza è prezioso ed irrinunciabile ad appena due settimane dalla fine dell’anno scolastico.
Gli alunni sono gli unici a dover subire un ingiusto protocollo che li considera come i soli contatti stretti nonostante il distanziamento e la mascherina e li costringe alla quarantena a differenza dei lavoratori e perfino dei loro stessi insegnanti che si trovano in condizioni analoghe.
L’Emilia-Romagna vanta il triste primato europeo ed italiano di giorni di chiusura delle scuole(insieme a poche altre regioni quali Campania, Puglia e Umbria) anche in zona arancione ed ancora oggi quando nel resto d’Europa e d’Italia tutte le scuole, anche le superiori,sono aperte al 100%.
Questo accanimento irragionevole ed illegittimo contro la scuola non è più tollerabile per cui s’invitano formalmente le istituzioni tutte ad intervenire in difesa dei diritti dei minori disponendo l’immediata riapertura di tutte le scuole, anche superiori, al 100% sia il 21.05.2021 a Ravenna, sia fino alla fine dell’anno scolastico e anche per i prossimi anni scolastici in tutta l’Emilia-Romagna.
La scuola non deve chiudere mai (art. 34 Cost. La scuola è APERTA a tutti) ed in tutti i casi deve essere l’ultima a chiudere e la prima a riaprire, mentre ancora una volta è l’unica a chiudere e da non riaprire.
Lo stesso Ministro Bianchi in visita a Ravenna il 15 maggio u.s. è parso profondamente stupito ed amareggiato alla notizia della prosecuzione della chiusura delle scuole nella nostra regione e dell’applicazione di un protocollo sanitario discriminatorio che penalizza solo gli studenti.
Questa lettera, si ribadisce, vale come ferma diffida affinché venga disposta l’immediata revoca della chiusura delle scuole il 21.05.2021 a Ravenna, nonché l’immediata e definitiva riapertura di tutte le classi di ogni scuola di ordine e grado in presenza al 100% in Emilia-Romagna.