In merito alle scritte rinvenute a San Potito di Lugo contro la Polizia locale, con simbologie che inneggiano al nazismo, il sindaco di Lugo Davide Ranalli e il sindaco Daniele Bassi, referente per la Polizia locale dell’Unione della Bassa Romagna, esprimono ferma condanna per il gesto.
“Vedere il nostro territorio sfregiato da questo atto vile nei confronti di chi ogni giorno lavora, anche a proprio rischio, per garantire maggiore sicurezza alle nostre città ci provoca profondo sdegno – hanno dichiarato i sindaci -. A essere offesi non sono solo le donne e gli uomini della Polizia locale, ma tutta la nostra comunità. I nostri concittadini non accettano di essere deturpati con scritte e simboli nazifascisti e oggi, in un momento in cui il sentimento di unità dovrebbe riempire le nostre vite, simili gesti fanno ancora più rabbia. In nome di tutti coloro che hanno combattuto e sono morti per la nostra libertà, atti come questo vanno denunciati, portando avanti i valori di democrazia e legalità”.
I sindaci comunicano che sono già state avviate le indagini per risalire ai responsabili: “Ci auguriamo che questo vergognoso gesto venga condannato unanimemente. Auspichiamo che manifestino indignazione anche gli esponenti che siedono nei nostri Consigli comunali, appartenenti a quelle forze politiche che, in vista del 25 aprile, hanno vergognosamente rifiutato di alzarsi in piedi in Parlamento per rendere onore a coloro che sono caduti per liberare l’Italia dal giogo nazifascista”.
“Oggi è stato colpito un riferimento essenziale per le nostre comunità – concludono -, rappresentato appunto dalla Polizia locale, ma il problema è il proliferare di odio e arroganza che abbiamo notato con grave evidenza, come ogni anno, a ridosso del 25 aprile. Occorre tenere ben alta la guardia contro ogni rigurgito che, con le forme più vigliacche, non può e non deve ulteriormente espandersi. Esprimiamo a tutti i componenti del corpo della nostra Polizia locale sincera vicinanza e solidarietà”.