Ravenna in Comune è ormai spaccata. Terzo comunicato in pochi giorni della compagine di sinistra in vista delle prossime elezioni amministrative di Ravenna: tutto è iniziato con un primo comunicato, che sosteneva che la lista si sarebbe presentata in forma autonoma, contro quindi il candidato del centrosinistra, il sindaco uscente Michele de Pascale; poi la presa di posizione dei referenti politici del progetto Ravenna in Comune, Massimo Manzoli e Raffaella Sutter, che hanno disconosciuto la linea dell’indipendenza, hanno dato libertà a ciascun membro del collettivo di agire secondo il proprio credo politico, ma hanno anche sottolineato come non esistano le condizioni per tornare a presentarsi agli elettori con il simbolo di Ravenna in Comune; oggi un terzo comunicato, firmato dalla vicepresiente Marinella Isacco e da Marina Morellato, Massimo D’Angelillo, Alessandro Perini e Nicola Staloni, che evidenzia nel primo comunicato un “atto di forza” di una minoranza non rappresentativa del collettivo e conferma l’auspicio di Manzoli e Sutter affinché il simbolo non torni ad essere presente nella prossima campagna elettorale:
“Il comunicato pervenuto alla stampa giovedì 29 aprile non rappresenta in alcun modo la complessità espressa dall’assemblea di RiC, ma è l’iniziativa estemporanea di qualcuno, che attraverso una dichiarazione mendace, ha tradito il sentimento di partecipazione collettiva che caratterizza la maggior parte degli aderenti e offende quanti si sono impegnati con spirito inclusivo e di collaborazione all’interno di questo progetto nato e cresciuto grazie a Raffaella Sutter.
Il dialogo, il rispetto della pluralità, l’apertura al confronto con le forze di sinistra sulla base di principi fondanti condivisi, sono sempre stati al centro dell’elaborazione politica di RiC.
In questi anni il pregevole lavoro di Manzoli in Consiglio Comunale è stato l’espressione tangibile dei nostri valori.
Registriamo con rammarico che il dialogo interno relativo alle prossime elezioni è stato frustrato dall’ostruzionismo di quella stessa componente miope e minoritaria che oggi si esprime, senza averne titolo a nome di tutti noi.
Riteniamo che quanto fatto da 5 anni a questa parte e le proposte espresse negli attuali tavoli di lavoro, vadano preservati da chi purtroppo non ha saputo rispettare le più elementari regole di partecipazione democratica. Concordiamo con Raffaella Sutter e Massimo Manzoli , il simbolo di Ravenna in Comune, deve rimanere fuori dalla prossima tornata elettorale.”