Una persona generosa, buona, altruista. Lascia un grande vuoto il dottor Andrea Cimatti, che si è spento a 69 anni al Maria Cecilia Hospital, vinto da un male incurabile.
“Medico molto preparato, attento, coscienzioso, per decenni responsabile dell’unità operativa di Otorinolaringoiatria della clinica faentina San Pier Damiano, il dottor Cimatti ha saputo unire alle riconosciute capacità professionali, doti di eccezionale dedizione e straordinaria umanità”.
La sua vita è stata legata anche allo sport e al Faenza calcio.
Nato il 9 aprile del 1952, originario di Pieve Cesato, Andrea Cimatti aveva debuttato nella stagione 69/70 in prima squadra nel Faenza impegnato nel campionato di Promozione. Centrocampista mediano, longilineo e dotato di buona tecnica, due stagioni più tardi fece parte della squadra che il professor Giampaolo Landi condusse alla vittoria del torneo e alla serie D.
Appena ventenne, trovò spazio in una formazione ancora oggi ricordata per il gioco espresso e la qualità dei singoli: Tini, il capitano Zannoni, la futura bandiera Giovanardi, Ricci, Balbi, il goleador Visentin, Botti, Ranzi, Reali, gli esperti Lillo Rizzo e Savini.
Andrea Cimatti indossò la casacca biancoazzurra collezionando oltre una ottantina di presenze e due reti, fino al 1975. Poi lasciò il campo assorbito totalmente dalla professione di medico dove è stato un modello di generosità, espressa anche in altri contesti, come testimonia l’impegno come membro e presidente del Lions Club.
Il dottor Cimatti lascia la moglie Emanuela, i figli Alessandro, Maria Adele e Benedetta, il fratello Michele con la sua famiglia.
Lunedì 31 gennaio alle ore 10 i funerali con la messa alla chiesa di San Francesco. Celebrato il rito funebre, avverrà la sepoltura nel cimitero di Pieve Cesato dove riposerà accanto al fratello Battista, appassionato calciatore, morto in un incidente motociclistico nel 1974, ad appena vent’anni, a cui è intitolato il locale campo di gioco.
Il Faenza calcio esprime alla famiglia le più sincere condoglianze per la grave perdita di una persona davvero speciale e generosa, che resta nella storia del club.