Durante la scorsa notte è deceduto, all’età di 80 anni, Pier Antonio Rivola, indiscussa figura di spicco della vita politica cittadina e regionale per moltissimi anni.
Classe 1943 e laurea in Scienze Politiche conseguita all’Università di Bologna, Rivola è stato a lungo dirigente della Democrazia Cristiana di Faenza, consigliere comunale dal 1975 al 1985 e regionale dal 1985 al 1995. Nel 1995 entrò nella Giunta regionale come assessore alla Scuola, Università, lavoro e formazione professionale, incarico confermato anche nella legislatura seguente, dal 2000 al 2005, come assessore alla programmazione urbanistica, edilizia, lavori pubblici e casa.
Nel 2005, al termine dell’esperienza in Regione, Pier Antonio Rivola fu chiamato ad occuparsi della Fondazione MIC – Museo Internazionale delle ceramiche in qualità di Presidente, incarico che mantenne fino al 2016.
Pier Antonio Rivola lascia la moglie Renata e due figli, Roberto e Massimo.
Queste le parole di cordoglio del sindaco Massimo Isola.
“La notizia della scomparsa di Pier Antonio Rivola mi rattrista profondamente. Lo avevo incontrato pochi giorni fa all’assemblea del MIC che ha rappresentato il suo ambito di impegno a Faenza dopo gli incarichi nella Giunta regionale, un interesse, quello per la ceramica, diventato negli anni una vera e propria passione. Dotato di forte personalità e di innegabili doti tra le quali un approccio pragmatico e decisionista, Rivola ha segnato la vita politica faentina per oltre trent’anni, in particolare come leader della DC faentina tra i più influenti, protagonista della stagione di confronto-scontro con l’allora PCI insieme a personaggi del calibro di Veniero Lombardi, Pietro Baccarini e molti altri. La politica è sempre stata la sua passione. Anche lontano dai riflettori non ha mai mancato di interessarsi alle vicende amministrative di Faenza, sempre con quello spirito critico ma costruttivo che lo caratterizzava. Alla moglie e ai figli invio le mie più sentite condoglianze”.
“È stata una notizia inaspettata e che ci ha colpito moltissimo – commenta il direttore di Coabi, Riccardo Casamassima -. Pier Antonio era al suo secondo mandato come presidente della nostra cooperativa. Fin da subito qui al Coabi abbiamo imparato ad ammirarlo e rispettarlo per la sua grande esperienza professionale, la sua competenza, l’intelligenza e il rigore etico. Ma ciò che più ci mancherà è il suo lato umano. Era una persona generosa, che non si tirava indietro quando c’era bisogno da aiutare qualcuno. Con noi era riuscito a instaurare un clima positivo in cui era bello lavorare insieme. Un pensiero speciale e un abbraccio vogliamo rivolgerlo alla moglie Renata e ai suoi figli, da parte di tutto lo staff e il consiglio di amministrazione. Ci mancherà moltissimo”.