Si chiama “O.A.S.I. e sta per (Organizzazione, Assistenza, Scienza e Innovazione ) per le persone con la Sclerosi Multipla”, il progetto presentato dalla dott.ssa Maria Grazia Piscaglia, dirigente medico della U.O. Neurologia di Ravenna, diretta dal dott. Pietro Querzani, risultato fra i 12 vincitori del bando promosso dalla ditta Roche. Il tema oggetto del bando era indirizzato alla ricerca di soluzioni innovative per i servizi rivolti alla cura delle persone affette da sclerosi multipla.
Il progetto O.A.S.I,.presentato dalla dottoressa Piscaglia si inserisce nell ‘attuale contesto sanitario in cui l’ emergenza COVID ha fatto emergere la necessità di attivare dei nuovi modelli organizzativi , dedicati a pazienti con patologie croniche , che tengano conto in primis della prossimità delle cure. “Il centro Sclerosi Multipla dell’ambito di Ravenna in Ausl Romagna, spiega la dottoressa Piscaglia, attualmente ha in carico 900 pazienti affetti da tale patologia che afferiscono a 3 ambulatori dedicati presso i 3 presidi con annessi tre territori dedicati all’ assistenza di Ravenna, Faenza e Lugo . La complessità della presa in carico della persona con SM e dei Care Givers, dalla diagnosi alla terapia , all’ assistenza psicologica, neuropsicologica e riabilitativa richiede una organizzazione in grado di offrire l’ accesso ai servizi nei territori di afferenza, mantenendo la continuità e l’ omogeneità delle cure. Inoltre deve essere garantita, precocemente, a tutte le persone con SM la possibilità di accedere alle terapie più avanzate. Con questo progetto intendiamo riorganizzare dal punto di vista gestionale e operativo il Centro SM dell’AUSL Romagna, oggi disposto su tre Presidi afferenti a tre diverse città, centralizzando le agende degli ambulatori dei tre presidi, attivando un punto di ascolto e di Counseling infermieristico, e redigendo una Carta dei Servizi e implementazione di percorsi interdisciplinari di telemedicina per pazienti a maggior carico assistenziale e con difficoltà a raggiungere i vari punti di ubicazione dei servizi”.
Ciò consentirà di migliorare la presa in carico della persona affetta da sclerosi multipla per quanto riguarda , non solo le terapie , il monitoraggio clinico, ma anche per gli aspetti che riguardano l’ inserimento lavorativo, la vita familiare ( intesa anche come pianificazione di gravidanza, ruolo genitoriale) e di partecipazione sociale.
“Il premio ricevuto dal progetto presentato della dottoressa Maria Grazia Piscaglia , commenta Francesca Bravi, direttore dell’ospedale di Ravenna, ci riempie di infinita soddisfazione, perché pone al centro degli obiettivi di cura la persona nella sua globalità, socialità, inserimento lavorativo, vita quotidiana. Molto spesso la cura si traduce nel trattare il sintomo e la patologia, senza considerare che i bisogni di una persona affetta da una malattia, spesso invalidante come questa, impattano con la necessità di ricercare un nuovo equilibrio complessivo Ecco che allora un progetto che contempli una presa in carico multidisciplinare del paziente , che lo accompagni nel suo percorso anche per gli aspetti che riguardano le difficoltà di inclusione nel mondo del lavoro, nel sociale e nella vita famigliare, rappresenta un punto di forza lavorando sulla formazione e valutazione della qualità di vita anche attraverso l’ attivazione di ascolto e presa in carico con strumenti di telemedicina e teleconsulto”.
I 12 premi vincitori del bando Roche, valutati e selezionati dalla Fondazione Sodalitas ( partner esterno) hanno ricevuto ciascuno 25.000 euro.