“Nella realtà sconfortante di un conflitto che si prolunga da settantatré anni come quello israelo-palestinese, ogni gesto di opposizione alla guerra va salutato con convinzione e appoggiato in ogni modo. È per questo che esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori del Porto di Ravenna, i quali – come apprendiamo da un comunicato stampa delle Organizzazioni Sindacali – si rifiuteranno di collaborare alle operazioni di imbarco di container contenenti materiali bellici diretti in Israele, dichiarando se necessario lo sciopero” arriva ai lavoratori del porto di Ravenna la solidarietà di Ravenna in Comune.
“La situazione nel conflitto mediorientale si trascina a fasi alterne con periodiche riesplosioni di guerra vera e propria, alternate a lunghi periodi di violazione dei diritti umani e di espansione delle colonie israeliane, che ormai hanno eliminato ogni continuità territoriale nei territori palestinesi, e con essa la possibilità di giungere alla soluzione della costituzione di una Stato di Palestina, hanno istituito una situazione di vero e proprio apartheid, ed hanno indotto buona parte della popolazione palestinese ad una radicalizzazione in senso islamista e jihadista, contribuendo così ad incancrenire ulteriormente i termini del conflitto”.
“Auspichiamo, pur senza illusioni, che la tregua scattata nelle ultime ore, non sia un semplice silenzio delle armi destinato a rompersi a breve, ma l’inizio di una nuova fase in cui l’iniziativa internazionale riesca finalmente a creare le condizioni per una pace stabile e duratura” spiega Ravenna in Comune per voce del capogruppo in consiglio comunale Massimo Manzoli.
“Nel frattempo, crediamo che sia della massima importanza rafforzare la mobilitazione popolare che un po’ in tutto il mondo si va sviluppando, pur nell’ignavia e nella sostanziale complicità di gran parte del mondo politico.
Per questo, come Ravenna in Comune, aderiamo all’iniziativa dei lavori portuali e alle altre manifestazioni di protesta e di pressione per una giusta pace in Palestina che si terranno nei prossimi giorni e nei mesi a venire”.