“Questo martedì in Consiglio Comunale a Ravenna grazie al Movimento 5 stelle, ed assieme al voto favorevole del Partito Democratico, lista De Pascale Sindaco e Gruppo Misto (Azione), si è messo un punto fermo nella storia della nostra città poiché è stato approvato il Salario Minimo Comunale, ma non solo.
Il Capogruppo pentastellato Giancarlo Schiano afferma che con questa mozione le istituzioni daranno il buon esempio, dignità e salario minimo, cosa che da Roma il governo meloniano non vuole neanche sentirne parlare.
Con questa mozione si crea un precedente fondamentale per un cambio di passo nella politica, che non si limita agli slogan ma si rimbocca le maniche per portare risultati, partendo dai Comuni.
L’urgenza di intervenire su questo fronte è dettata dai numeri, poiché fra il 1990 e il 2020, il nostro è stato l’unico Paese europeo in cui i salari medi dei lavoratori sono diminuiti del -2,9% mentre, nello stesso periodo, in Germania e Francia sono aumentati del 33,7% e del 31,1%. Inoltre in Italia il 12% dei lavoratori è povero (working poor): circa 200mila persone integravano il proprio stipendio con il Rdc per cercare di arrivare alla fine del mese, ma che oggi per colpa del governo non c’è più.
Schiano del Movimento 5 stelle ribatte alle critiche dell’opposizione, ricevute in aula, definendole contrarie al buonsenso; per altro anche la Costituzione, all’art 36, sancisce che “ogni lavoratore ha diritto ad una retribuzione sufficiente a garantire a sé e alla propria famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
Inoltre le critiche vengono smentite dai fatti poiché, come dimostrano le esperienze degli altri 22 Paesi europei su 27 che lo hanno già adottato, il salario minimo non comporta alcun abbassamento degli stipendi né fa crescere la disoccupazione.
Sostenere il Salario Minimo Comunale rafforzerebbe la contrattazione “sana”, incentivando le aziende, le imprese e le attività produttive locali ad adeguarsi e metterebbe fuorigioco i “contratti pirata” (sottoscritti da organizzazioni scarsamente rappresentative).
Il Movimento 5 stelle, assieme ai partiti progressisti, prosegue la battaglia per dare all’Italia questa misura di dignità da Ravenna, attraverso questa mozione nella quale si chiede agli uffici tecnici (UT) che i lavoratori siano retribuiti con livelli stipendiali non inferiori al minimo di 9 euro/ora, richiesta che deve essere inserita e redatta nei capitolati di gara per gli appalti ai servizi esternalizzati del Comune.
Gli Uffici Tecnici di competenza devono inoltre spingere gli Enti aggiudicatori, che operano come stazione appaltante in proprio (quali Intercent, AMR, Atersir), al rispetto della regolamentazione contrattuale di settore, garantendo un livello retributivo minimo non inferiore a 9 euro/ora.
Inoltre questa mozione vuole essere anche uno stimolo per favorire tutte le aziende, le imprese e le attività produttive locali, le quali si impegnano a garantire a tutti i dipendenti uno stipendio lordo di almeno 9 euro all’ora. Il Comune si renderà altresì partecipe promuovendo un albo pubblico nel quale le aziende private, adeguatesi al salario minimo sopra citato, possano iscriversi e ricevere un marchio di riconoscimento Comunale per il loro impegno a sostegno di questa iniziativa.
Il rappresentante pentastellato Ravennate, Giancarlo Schiano, conclude dicendo che non è più il tempo delle parole ma è il tempo dell’azione, se a Roma il governo meloniano non vuole ascoltare i milioni di cittadini che reclamano la dignità di arrivare a fine mese il Movimento 5 stelle cercherà di far approvare questa mozione ad ogni Comune che vuole fare la differenza per i propri cittadini e vuole essere dalla parte dei lavoratori e della Costituzione.”