“Nell’ultima commissione abbiamo parlato del caso del Parco del Delta del Po, nello specifico delle aree denominate Ortazzo e Ortazzino, dalla quale è emerso un dato rilevante: il valore inestimabile che la natura riveste nel parco del Delta del Po.
All’interno del parco, nei suoi 54.000 ettari, è racchiuso un patrimonio unico non solo ambientale e naturale ma anche storico.
Il Consigliere pentastellato Giancarlo Schiano precisa che dovrebbe essere una tematica di primario interesse non solo del Movimento 5 stelle e della maggioranza progressista al governo della città, bensì di tutti i partiti.
L’amministrazione Comunale così come l’ente parco, nella figura della presidentessa Dott.ssa Aida Morelli e del direttore Dott. Massimiliano Costa, hanno chiarito in modo esaustivo ciò che è accaduto e sono entrati nel merito della tanto citata “area C”.
Secondo il Capogruppo del Movimento 5 stelle, l’area sopra citata è stata “pietra dello scandalo” su tanti (forse troppi) articoli di giornale per cavalcare l’onda della notizia, poiché per alcuni pareva essere maggiormente soggetta a possibili atti di consumo di suolo e cementificazione.
Oggi abbiamo la certezza, secondo le dichiarazioni dell’ente parco e secondo la legge che ne tutela i vincoli, che anche nell’area C non si può edificare.
Il Movimento 5 stelle di Ravenna rimane soddisfatto della chiarezza con la quale si sono esposti i fatti, sopratutto per correttezza e trasparenza dovuta ai cittadini, i quali sono stati sommersi da molti articoli di giornale che ponevano più incertezze che chiarimenti.
Il Consigliere Schiano auspica un ulteriore passo avanti da parte dell’ente parco e del Comune per il possibile futuro acquisto dell’area C oltre che delle aree A e B.
La speranza è quella di farla rientrare nel patrimonio della comunità così da avere l’opportunità di riclassificarla in area B.
Entrambi gli enti si sono espressi favorevolmente ad intraprendere questa strada, là dove sarà possibile, assicurando vincoli maggiori per la tutela del nostro patrimonio ambientale.”