“Nell’ultimo consiglio Comunale a Ravenna si è parlato di sicurezza sul lavoro, nello specifico con riferimento alla sicurezza nello stabilimento Marcegaglia: i recenti incidenti sul luogo di lavoro in alcune importanti aziende a Ravenna impongono un intervento da parte della politica.
Analizzando i dati scopriamo come in Italia dal 2016 al 2020, l’INAIL ha contato mediamente 630.000 denunce per infortunio sul lavoro, di cui 1.274 mortali; ha respinto il 43% delle denunce di infortunio con esito mortale e il 33% di quelle non fatali.
Il dato tragico è che si continua a morire sul lavoro e di lavoro, nel 2021 l’Inail ha contato 1.221 incidenti mortali nelle aziende. Un triste dato tutto Italiano perché se osserviamo i dati Europei i morti sul lavoro in Italia sono 2.7 ogni 100 occupati, mentre ad esempio nel regno unito sono 1.6 e in Germania “solo” 1.
Il numero reale di morti potrebbe essere il doppio rispetto a quello accertato dall’INAIL. Ciò si verifica perché l’INAIL non include nelle sue statistiche le morti non denunciate, i lavoratori in nero e, come detto, “accerta” solo una parte delle denunce.
Per queste ragioni il Movimento 5 stelle si è fatto promotore di un ddl costituzionale che inserisca espressamente la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro con una modifica degli articoli 36 e 37 della Carta costituzionale.
La modifica amplierebbe la portata, introducendo due nuovi principi che devono essere alla base di ogni rapporto di lavoro: il diritto a lavorare in condizioni ambientali sicure, così da assicurare e garantire la protezione della salute fisica e psichica della persona che lavora e il diritto di scegliere tempi e modi della propria genitorialità senza subire pregiudizi sul piano del rapporto di lavoro, consentendo a tutti e a tutte di conciliare al meglio famiglia e vita professionale in condizioni di pari opportunità e trattamento.
Si tratta di principi cardine che, una volta puntualizzati in maniera esplicita nella nostra Costituzione, la farebbero diventare più attuale e vicina alle istanze dell’Italia del nuovo millennio, oltre a contribuire al progresso della società contemporanea agevolando il processo di crescita culturale che la nostra Costituzione annovera e include tra i compiti fondamentali della Repubblica.
Per contrastare questa folle escalation bisogna puntare anche sulla formazione del personale, troppo spesso la questione dei subappalti ad aziende esterne che non formano adeguatamente il personale o sono carenti nelle attrezzature necessarie, minano la fragilità dell’organico impiegato.
Tornando alla questione Ravennate ci preme dire che la sicurezza dei lavoratori non è solo uno slogan elettorale, le nostre preoccupazioni rimangono alte e staremo attenti all’evoluzione della vicenda”
Giancarlo Schiano, Movimento 5 stelle Ravenna – Capogruppo consigliere comunale