Una donna di 49 anni, gerente di fatto della comunità alloggio e centro diurno ‘Vecchia Quercia’ di Massa Lombarda, è stata arrestata dalla polizia nei giorni scorsi con l’accusa di avere maltrattato alcuni anziani della struttura, in particolare un 80enne non vedente e con problemi cognitivi.
Ora, come riportato dai due quotidiani locali, la donna finora incensurata, si trova ai domiciliari nella sua abitazione di Alfonsine, così come disposto da un’ordinanza di custodia cautelare del Gip Janos Barlotti.
Nell’interrogatorio di garanzia di venerdì, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
Il suo avvocato Giorgio Guerra ha chiesto l’applicazione di una misura meno restrittiva.
L’inchiesta era partita da una denuncia dei familiari dell’80enne messi in guardia da un paio di operatrici della struttura: una aveva pure realizzato registrazioni tramite WhatsApp. Secondo le indagini di Commissariato di Lugo e squadra Mobile di Ravenna coordinate dal Pm Marilù Gattelli, la 49enne, oltre a schiaffi e urla, in una occasione, mentre dormiva, avrebbe infilato a forza il cucchiaio con la medicina nella gola dell’80enne fino a indurlo ai conati. In un’altra occasione gli avrebbe pure dato una manata sul volto facendolo sanguinare al naso (prognosi di otto giorni) e minacciandolo che lo avrebbe messo in mezzo alla strada, così la prima auto che passava lo avrebbe investito. Urla e strattoni avrebbero coinvolto anche altri anziani.
Il Gip, pur delineando il rischio di reiterazione di condotte analoghe, ha escluso fin qui il reato di tortura. In quanto ai motivi del comportamento della donna, è stato inquadrato dal giudice principalmente lo stress: durante l’alluvione era rimasta bloccata nella struttura da sola per tre giorni assieme agli anziani. (ANSA)