Sono iniziate il primo ottobre le limitazioni al traffico introdotte dalla Regione Emilia-Romagna per migliorare la qualità dell’aria, valide per i Comuni con più di 30 mila abitanti. Sono 30 i centri urbani che hanno aderito all’iniziativa regionale (contenuta all’interno del piano Pair2020), ideata con l’obiettivo di raggiungere una diminuzione del 60% delle polveri inquinanti. -41% il risultato ottenuto lo scorso anno.
È stato calcolato che saranno 172 mila i veicoli che non potranno più entrare nei centri cittadini fino alla prossima primavera: mezzi a benzina Euro 1 (e precedenti) e a diesel Euro 4 (e precedenti), il 5,4% dei mezzi circolanti su tutto il territorio regionale, ma il 24,9% nella provincia di Ravenna.
Nei giorni scorsi, sulla questione, era intervenuta Federconsumatori, chiedendo alla Regione interventi di compensazione al blocco delle auto, oltre alla disponibilità degli autobus gratuiti, per gli abbonati al treno, e al rimborso del bollo auto per chi acquista un veicolo ibrido.
Ogni Comune ha delimitato la propria area interdetta con un’apposita cartellonistica. Nei comuni più grandi il divieto è esteso anche oltre il centro storico propriamente inteso. Il divieto vale da lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, eccetto giorni festivi. Vietato circolare anche durante le domeniche a piedi, di solito la prima domenica del mese. Il divieto vale fino al 31 marzo