Come di consueto, da mercoledì 26 aprile, alle ore 18, presso il Mercato Coperto, torna il ciclo primaverile de I MalfAttori. Focus di questi nuovi incontri il Novecento, di cui verranno narrate le vicende che hanno visto protagonisti alcuni personaggi della storia locale e di cui verrà approfondita la figura di Ernest Hemingway, lo scrittore che ha affascinato i lettori di tutto il mondo.
Protagoniste del primo appuntamento Ilaria Cerioli ed Asia Galeotti con “La valigia di legno”. Storia di vita di un ravennate semplice. “La valigia di legno” è quella dei ricordi di Francesco Zampiga, padre dell’autore Alberto Zampiga che, insieme all’aiuto della nipote Asia, li ha raccolti e riportati.
Siamo nella Ravenna dei primi anni del ‘900, la narrazione è quella di una vita semplice e dura, ma saldamente ancorata a valori forti e duraturi. Molti si riconosceranno, per averle vissute direttamente o per averne sentito il racconto, nelle vicende di quegli anni segnati soprattutto dai due conflitti mondiali. E rivivranno le strade e le case del Borgo San Biagio o la memoria della maestra Malvina. Episodi di vite umili, ma comuni alla Ravenna dell’epoca e un po’ a tutta l’Italia. Conduce l’incontro Ilaria Cerioli.
Mercoledì 3 maggio è la volta di Mauro Mazzotti che racconta 13/09/1927 Piazza Vittorio Emanuele, Ravenna. L’attentato a Ettore Muti.
In Piazza del Popolo, all’epoca intitolata a re Vittorio Emanuele, nel 1927 il console della milizia Ettore Muti venne ferito gravemente da due colpi di pistola sparati da un attentatore di Piangipane. L’intervento del federale Renzo Morigi, rimasto egli stesso ferito (sarà ricordato qualche anno dopo per aver vinto la medaglia d’Oro alle Olimpiadi del 1932 nel tiro rapido) scongiurò ben più gravi conseguenze, ma portò all’uccisione dell’attentatore. Si parlò di un complotto antifascista, e addirittura di una faida manovrata fra esponenti ravennati del regime di cui erano noti i pessimi rapporti; in “realtà” fu un clamoroso gesto di protesta che registrò sviluppi sorprendenti nello svolgersi delle indagini che ne seguirono.
Mercoledì 10 maggio, Guido Ceroni chiude la rassegna presentando …CARO VECCHIO HEMINGWAY… Lo scrittore, il personaggio, il mito, l’oblio.
Per molte generazioni del ‘900 Ernest Hemingway è stato un mito, sia per il suo modo di scrivere, scarno, essenziale, crudo, sia per le materie che trattava nei suoi romanzi e racconti. Storie di guerra, di avventure, di vita quotidiana e anche di “bella vita”. Spesso allo scrittore si era sovrapposto il personaggio, che ebbe un successo da star del cinema, fino a precipitare nella depressione che lo portò al suicidio.
Cosa resta oggi di quel personaggio? E, soprattutto, dello scrittore e delle crude verità che sapeva raccontare? È quello che cercheremo di capire.
Tutti gli incontri si svolgono alle ore 18.00 presso il Mercato Coperto (secondo piano), in piazza Andrea Costa a Ravenna.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Per informazioni: 0544-473678 o infoamici@ravennantica.org