Prima a Camerlona poi a Savarna una delegazione del PRI ha preso parte ieri, 26 agosto, alle iniziative organizzate dall’Anpi, in collaborazione con i comuni di Ravenna e di Lugo, per non dimenticare uno degli eccidi più atroci compiuti dall’occupazione nazifascista nel ravennate 80 anni fa, una rappresaglia che costò la vita a undici uomini fucilati o impiccati. Prelevati dalle carceri di Ravenna, la mattina del 26 agosto 1944 sei furono fucilati a Camerlona e cinque impiccati a Savarna, tra i quali il padre e due figli della famiglia Orsini ferventi repubblicani di Lugo impegnati nell’antifascismo.
Andrea Vasi, capogruppo del PRI nel Consiglio Comunale di Ravenna, lo ha ricordato intervenendo davanti al cippo di Savarna dedicato ad Aristide, Luciano e Nello Orsini insieme a Giuseppe Fiammenghi ed Ivo Calderoni: “a chi ci chiede se valga la pena continuare a ricordare il sacrificio di tanti patrioti e gente comune vittime del fascismo noi rispondiamo che senza il loro esempio oggi non vivremmo in un Paese libero ed in una Repubblica fondata proprio sul coraggio e l’abnegazione di chi ha combattuto il nazifascismo a costo della vita propria e di quella dei familiari; ma occorre mantenere alta la guardia perchè la libertà va difesa giorno per giorno non solo nelle istituzioni ma anche nella società dei doveri e dei diritti e nel cuore delle nuove generazioni che non debbono temere l’impegno in politica e la difesa dei propri ideali”.
In precedenza a Camerlona Mingozzi ha ringraziato l’Anpi per l’impegno organizzativo e il Liceo “Nervi Severini” per il mosaico dedicato 8 anni fa alla famiglia Orsini ed ai martiri di Camerlona Erminio Salvatori, Pietro Lucci, Lino Mascanzoni, Angelo Lolli, Stefano Miccoli, Vincenzo Zanzi.