Si è conclusa a Ravenna l’annuale conferenza della Byron Society, Associazione internazionale, con sede in diversi paesi, volta a conoscere e promuovere lo studio della vita e delle opere del poeta George Gordon Byron.
Di grande rilievo l’unanime decisione, in occasione della prossima apertura dei Musei di Palazzo Guiccioli a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, in sinergia e simbiosi con l’attività museale, di costituire a Ravenna, presso Palazzo Guiccioli, la sede italiana della Byron Society, destinata a divenire un laboratorio di studi e ricerche che permetterà di approfondire momenti e aspetti , anche inediti, della vita e delle opere di Byron in Italia.
Importante occasione, di rilievo internazionale, anche per promuovere nella nostra città un turismo anglosassone colto, attento e interessato alle numerose sfumature d’interesse culturale e sociale del territorio.
Appassionati del poeta, scrittori, accademici, artisti provenienti da vari paesi partecipano alle Conferenze organizzate in ogni parte del mondo – da Boston a Londra, da Missolungi a Parigi, da Tiblisi a Yerevan, per ricordare i luoghi più recenti – a testimoniare le proporzioni dell’influenza che l’opera byroniana ha esercitato e continua ad esercitare sull’intera civiltà letteraria dell’Occidente.
Ravenna si è proposta quest’anno agli studiosi byroniani, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, in virtù del prossimo allestimento, presso Palazzo Guiccioli, della nuova realtà museale dedicata al poeta inglese e alla storia dell’Ottocento ravennate, delle lotte risorgimentali in particolare, che valorizzerà le collezioni byroniane e risorgimentali attualmente presenti presso la Biblioteca Classense.
Come è noto Byron fu a Ravenna, risiedendo a Palazzo Guiccioli, fra il 1819 e il 1821, quando dovette allontanarsi per motivi politici, assieme alla famiglia Gamba, per recarsi in Toscana, in Liguria e di seguito in Grecia, dove sostenne la lotta per l’indipendenza greca e dove morì nell’aprile 1824 a soli 36 anni.
Il suo soggiorno a Ravenna, in una stagione di grande significato sia letterario che civile, ha lasciato tracce e segni la cui eco continua ad avere per la nostra città un grande rilievo culturale. Oltre 45 relazioni sono state presentate, nella sede dei Chiostri danteschi francescani della Fondazione Cassa, attorno al tema generale Improvisation and mobility, Improvvisazione e mobilità, considerate dalla critica essenziali qualità della personalità, della poesia, e anche degli atteggiamenti civili byroniani. Qualità che lo condussero, esule e viaggiatore, anche nella nostra Ravenna, partecipe delle vicende del nostro Risorgimento. Numerosi studi sono stati dedicati durante il convegno, proprio al soggiorno ravennate, a Teresa Gamba Guiccioli, alle numerose opere prodotte dal poeta a Ravenna.