La competizione elettorale si è conclusa con la riconferma del sindaco uscente, risultato largamente prevedibile anche se forse non in questi termini. Al di là dell’analisi dei flussi elettorali, che andrà fatta, il dato saliente è il crollo della dell’affluenza alle urne. Per chi come noi fa della partecipazione popolare la sua ragion d’essere è un dato molto preoccupante.
Il sindaco eletto gode della fiducia circa del 32% dell’elettorato, meno di un cittadino su tre.
Ma crediamo che anche la coalizione vincente non abbia molto da festeggiare. I sostenitori di De Pascale hanno raccolto ora 39.030 voti, Nelle precedenti elezioni, quelle regionali del 2020, la stessa coalizione di partiti, che allora sostenne Bonaccini, ebbe 43.912 consensi più 3.492 voti alle lista M5S che allora presentò un suo candidato.
Per Potere al Popolo la competizione elettorale è solo uno dei momenti dell’agire politico, e neppure quello più importante.
È sicuramente più importante la partecipazione alle lotte nelle fabbriche, nelle piazze, nei quartieri, la ricostruzione della nostra classe di riferimento.
Tuttavia la partecipazione a queste elezioni, nelle quali il nostro candidato ha raccolto lo 0,75% dei consensi contro lo 0,53 della nostra lista nel 2020, ci ha dato l’opportunità di relazionarci con cittadini con i quali non abbiamo altra possibilità di farlo.
Una forza politica nuova come la nostra è ancora sconosciuta a larga parte degli elettori, come può testimoniare chi ha partecipato ai 19 banchetti da noi organizzati in questa campagna elettorale. In questi ultimi due mesi abbiamo prodotto 63 comunicati stampa che sono comparsi 55 volte nei siti di informazione on line e la carta stampata ha dato conto delle nostre posizioni 21 volte.
Sono numeri che, fuori dal periodo elettorale, possiamo solo sognare ma rafforzano la nostra determinazione nella lotta politica e sociale.
Al Sindaco diciamo che la sua opposizione non la troverà certo sui banchi del consiglio comunale, la troverà tra chi si oppone alla costruzione di altre lottizzazioni e altri supermercati, tra i precari della pubblica amministrazione con salari da fame, tra chi difende l’ambiente contro i diktat dell’industria petrolifera, tra i malati di covid “curati” con tachipirina e vigile attesa, tra chiunque si oppone alla dittatura dei mercati ed al pensiero unico ispirato dall’ideologia liberista.
Potere al Popolo sarà sempre con loro.
Nel nuovo consiglio comunale non sarà presente la sinistra, non riteniamo tale quella che ha sostenuto De Pascale.
È un risultato da ascrivere a coloro che hanno contribuito alla fine di Ravenna in Comune.