“Con l’inizio del nuovo anno scolastico tornano a ripresentarsi vecchi problemi, ingigantiti da
un’inerzia particolarmente grave e dal tentativo mediatico del ministro Bianchi di distogliere l’attenzione dai nodi irrisolti della scuola italiana .
Sul fronte del precariato, le valutazioni sindacali indicano che le nuove assunzioni (stimate in circa 40.000) sono assolutamente insufficienti a coprire le cattedre vacanti, quindi nemmeno parlare di creare classi in più. Tra l’altro, l’organico Covid, una nuova fantasiosa forma di precariato inventata dal Ministero, è garantito solo fino al 31 dicembre e unicamente per attività di recupero. Non è dato sapere se tali insegnanti potranno essere rinnovati nell’incarico dopo tale data.
Non si parla più di edilizia scolastica e soprattutto di “classi pollaio” come fossero problematiche risolte o meno importanti.
Così, tra mancanza di spazi adeguati a evitare situazioni di possibile contagio e difficoltà di controllo dei green pass, su molte scuole aleggia lo spettro della DAD.
Più che rivolgere le nostre attenzioni al sindaco e al suo sistema di potere, vorremmo sollevare qualche dubbio agli elettori, soprattutto a quelli di sinistra, più o meno incerti, e fornire qualche esempio limitato ma significativo:
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come mai il Comune da tempo immemore paga l’affitto alle suore in via Ghiselli per ospitare una scuola media (quante scuole si potevano costruire con quei soldi!)?
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Perché chi è a basso reddito non riceve direttamente e subito il bonus per l’acquisto di libri di testo?
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Perché gli educatori, figure fondamentali nel mondo della scuola, vengono trattati come lavoratori di serie B? Noi non abbiamo dimenticato il vergognoso tentativo da parte del Comune di non pagarli durante il lockdown con motivazioni assolutamente pretestuose.
E potremmo continuare l’elenco.
Anche su questo fronte è il momento di scegliere tra la città classista del centro-sinistradestra e Ravenna città pubblica per la quale noi di Potere al Popolo! ci battiamo e ci batteremo sempre.”