Troppo fango su Santa Teresa. Con questa motivazione Albano Oshafi ci ha contattato per raccontare la sua vita trascorsa all’interno dell’Opera. Albano ha 45 anni, è originario dell’Albania, di Alessio, ma è cittadino italiano. Da bambino gli venne diagnosticata una forma di distrofia muscolare. Era il 1988 quando si presentarono i primi sintomi e quando iniziarono i pellegrinaggi, di nascosto dal Regime Comunista, ad un santuario di Sant’Antonio. Cinque anni più tardi conobbe don Filippo di Grazia, sacerdote di Rimini, e negli anni vicerettore del seminario. Fu don di Grazia a portare Albano in Italia. Allora bambino, venne accolto a Santa Teresa, dove ha vissuto fino allo scorso dicembre. Per Albano, Santa Teresa è casa, qui è cresciuto, grazie all’Opera ha studiato ed ha iniziato a lavorare.