Tolleranza zero nei confronti del tumore al seno. La neoplasia che colpisce di più le donne di ogni fascia d’età, grazie ad una sempre maggiore sensibilità nella popolazione, a programmi di screening efficaci e a terapie sempre più mirate, ha raggiunto in Romagna percentuali di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi intorno al 90%: dato certamente ragguardevole, ma che impone uno sforzo aggiuntivo importante affinché anche per il restante 10% vi siano sempre nuove speranze. Continua quindi l’impegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo al fianco delle strutture ospedaliere del territorio e dei suoi professionisti coinvolti in questa fondamentale battaglia di salute: nella giornata di martedì 26 marzo è stato infatti inaugurato un nuovo ecografo di ultima generazione, un macchinario del valore di circa 30.000 euro, al Centro di Prevenzione Oncologica (CPO) di Ravenna, presente all’interno dell’Ospedale “Santa Maria delle Croci” e diretto dalla dott.ssa Dolores Santini. Lo stesso dispositivo era stato donato circa un mese fa al presidio analogo di riferimento per il territorio di Rimini, Cattolica e Novafeltria, mentre nei primi giorni di gennaio 2024 era stato tagliato il nastro sul “Canon Aplio” del CPO di Lugo. La chiusura del cerchio avverrà a stretto giro con la consegna della medesima apparecchiatura presso il Centro di Prevenzione Oncologica di Forlì.
Il principale vantaggio di questi macchinari di nuova generazione è sicuramente quello di individuare lesioni molto piccole, in fase precoce, cosa che aumenta di molto le prospettive di guarigione di chi scopre di avere un tumore al seno. Insomma, un bell’aiuto per un reparto, il CPO di Ravenna, che si rivolge ad una popolazione di più di 43000 donne in età di screening e capace di erogare più di 35000 mammografie in un anno e quasi 16000 prestazioni ecografiche: un aiuto giunto in questo caso dalla felice collaborazione tra Istituto Oncologico Romagnolo e Rosetti Marino Spa che, in occasione del Natale 2023, insieme ai propri fornitori, amici e dipendenti, ha portato avanti quella che è diventata ormai una tradizione, una raccolta a sostegno della lotta al cancro. L’iniziativa, denominata “Together for Life”, ha permesso di coprire per intero l’importo dell’ecografo, grazie alla generosità di 60 donatori.
Nel corso della cerimonia è intervenuto proprio Stefano Silvestroni, Presidente della Rosetti Marino Spa: «Ciò che l’azienda che rappresento fa è frutto dell’imprinting inculcato a questa realtà dalla famiglia da cui deriva, in particolar modo dall’ingegner Gianfranco Magnani, da sempre convinto che all’interno di una comunità si possa stare bene solo nel caso in cui ognuno faccia il proprio dovere in maniera corretta e dignitosa e, laddove ve ne sia la possibilità, anche qualcosa in più di quanto richiesto. Noi ci sentiamo di farlo perché siamo molto radicati all’interno del territorio in cui operiamo: con lo IOR possiamo sentirci sollevati dall’onere di individuare in prima persona quali siano i bisogni della comunità dandoci la possibilità di disporre di un interlocutore serio, credibile e capace a cui delegare questo aspetto, ed è anche per questo che la collaborazione che ci lega a questa realtà va felicemente avanti da ben tre decenni. Siamo grati alla sanità pubblica per quello che fa per noi ed è dunque con orgoglio che quest’oggi noi, insieme ai tanti sub-contrattisti che ci chiedono di poter fare la differenza e di essere sempre informati su come offrire un valore aggiunto alla comunità, restituiamo in parte quanto i professionisti della salute fanno ogni giorno per il nostro benessere».
Il Direttore Generale dello IOR, Fabrizio Miserocchi, ci ha tenuto a specificare che «la dedizione dimostrata in tutti questi anni dalla Rosetti Marino Spa alla causa della lotta contro il cancro penso abbia veramente pochi eguali in Italia, ma mai come in questa occasione l’iniziativa “Together for Life” si è concretizzata in qualcosa che faccia davvero la differenza per il territorio in cui l’azienda storicamente opera. Lo IOR si è fatto, come da tradizione, recettore delle esigenze del territorio: Rosetti Marino Spa è andato oltre il tradizionale rapporto di collaborazione che abbiamo con le tante aziende con cui collaboriamo accettando di rivestire il ruolo di ambasciatore della causa che portiamo avanti agli occhi delle tante realtà con cui hanno un contatto e che hanno sede anche al di là dei confini della Romagna. Di conseguenza, ciò che celebriamo in questa occasione non è esclusivamente la consegna di un macchinario che speriamo possa far fare un ulteriore salto di qualità al già eccellente reparto diretto dalla dott.ssa Dolores Santini, ma soprattutto la dimostrazione di quanto si possa realizzare quando mondo profit e Terzo Settore collaborano a beneficio di tutti. Mai come in questo periodo uno dei patrimoni più importanti che abbiamo, ovvero la nostra sanità pubblica, va tutelato e salvaguardato in ogni modo possibile affinché superi il periodo di crisi che vive. Il fatto che questa donazione vada al Centro di Prevenzione Oncologica della dott.ssa Santini è un’ulteriore soddisfazione: insieme agli avanzamenti della ricerca, l’introduzione e il buon funzionamento dei test di screening sono tra le principali ragioni per cui in Romagna possiamo vantare delle percentuali di sopravvivenza, per il tumore al seno, tra le più alte in Europa, che sfiorano il 90% a 5 anni. Peraltro all’Ospedale “Santa Maria delle Croci” siamo legati particolarmente: abbiamo in essere varie collaborazioni con i reparti di Oncologia e di Chirurgia, diretti rispettivamente dal dott. Stefano Tamberi e dal prof. Giampaolo Ugolini, amici del nostro Istituto di lunga data. Quando questa struttura, quindi, manifesta delle esigenze, ci sentiamo sempre in dovere di rispondere presente, anche per restituire quella grande fiducia che da sempre il territorio di Ravenna ci riconosce».
Anche la dott.ssa Dolores Santini, direttrice del Centro di Prevenzione Oncologica di Ravenna,ha tenuto a sottolineare la sua gratitudine «per questo bell’esempio di gioco di squadra con IOR e Rosetti Marino Spa. Nonostante il periodo di difficoltà economiche per tante persone è bello vedere come, quando manifestiamo un’esigenza, le persone non si dimentichino comunque di noi, dimostrando di apprezzare il lavoro che svolgiamo a beneficio del benessere comune. L’ecografo è una strumentazione sempre più utilizzata e fondamentale: concede numerosi vantaggi negli approfondimenti di screening rispetto alla sola mammografia, o nelle donne in età pre-menopausa perché permette di studiare in profondità la ghiandola tipicamente più densa, nonché di approfondire aree poco visibili come per esempio il cavo ascellare, il solco sottomammario, la sede retroareolare e le stazioni linfonodali. Inoltre, grazie all’utilizzo di un ecografo di ultima generazione, è possibile studiare anche donne con disabilità, che vengono spesso escluse dallo screening mammografico poiché non in grado di mantenere la postura eretta, o l’immobilità per alcuni minuti. Infine, l’ecografo viene utilizzato anche per effettuare ulteriori indagini laddove la mammografia abbia mostrato qualche anomalia e durante i controlli successivi all’intervento chirurgico. Il macchinario di cui disponevamo precedentemente non era più in grado di garantire una performance adeguata, ma purtroppo non sempre l’azienda sanitaria ha le possibilità economiche per assecondare tutte le richieste: per questo ci siamo rivolti allo IOR che, in pochissimo tempo, ha saputo venire incontro alle nostre esigenze. Questo ecografo rappresenta sì un dono per noi professionisti, ma essendo il nostro un lavoro al servizio delle persone è un dono soprattutto per il territorio e per le persone che afferiscono alla nostra struttura».