Con una delibera dello scorso 1 febbraio, l’Ausl Romagna ha attribuito un incarico quinquennale di direzione operativa “qualità e governo clinico” a Nicola Magrini, ex direttore generale dell’AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco.
Sull’incarico annuo da oltre 146 mila euro firmato dal direttore generale Tiziano Carradori, avanza dubbi la Lega con un atto ispettivo a prima firma Daniele Marchetti e sottoscritto anche dai colleghi di gruppo Massimiliano Pompignoli, Matteo Montevecchi e Andrea Liverani.
Gli esponenti del Carroccio sottolineano come “gli ingenti disavanzi registrati nel corso di questi ultimi anni, frutto a nostro avviso di una mala gestione delle risorse economiche a livello regionale, come d’altronde affermò pubblicamente l’ex Direttore Generale dell’Assessorato Regionale alla sanità”, si sono è tradotti “in forti riduzioni in termini di servizi, come ad esempio il taglio effettuato sulle automediche” e per questo ritengono “necessario un efficientamento degli apparati tecnici-amministrativi della sanità, come auspicato da un Progetto di legge regionale” presentato proprio dalla Lega.
Stante la situazione creatasi, i leghisti chiedono se l’incarico a Nicola Magrini “non possa rientrare tra le attività e le competenze già delle strutture regionali o essere oggetto di futuri efficientamenti da promuovere a livello regionale” e, più in generale “se non ritenga che, in un momento di forte riduzione dei servizi e di difficoltà delle Aziende Sanitarie, risulti inopportuno una nomina così onerosa”.