Con una risoluzione rivolta al governo regionale si chiede, dal Partito democratico, di tutelare maggiormente chi opera nella ricerca all’interno del servizio sanitario pubblico (l’Emilia-Romagna è ai primi posti in Italia per la ricerca sanitaria).
Il percorso portato avanti da questi professionisti – in particolare in Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e in Istituti zooprofilattico sperimentali (Izs), si sottolinea, “deve essere necessariamente incasellato dentro un profilo lavorativo ben definito che tenga conto delle loro professionalità anche dal punto di vista contrattuale”.
È di questi mesi, si legge nell’atto, “la discussione a Roma sul tema del riordino della disciplina degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico”. Per il Pd “è quindi fondamentale che questa riforma venga accompagnata da nuovi fondi dedicati alla ricerca pubblica in sanità, a garanzie della professionalità dei ricercatori, assicurando loro un quadro di certezza e stabilità (contrastando quindi il precariato), con dotazioni adeguate nelle strutture”.
Nell’atto si chiede poi di prevedere un momento di incontro con le rappresentanze dei ricercatori della regione nella commissione assembleare Politiche per la salute e politiche sociali.