Oltre 296 milioni di euro per il secondo stralcio del nuovo Ospedale di Piacenza, 126 milioni per il nuovo Ospedale di Carpi, in provincia di Modena, altri 148 milioni di euro per interventi nelle altre strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna.

Disco verde della commissione Politiche per la Salute presieduta da Ottavia Soncini al Programma pluriennale di investimenti in Sanità, un piano da 445 milioni di euro tra risorse statali e regionali. La parte più rilevante degli interventi riguardano l’ospedale piacentino (296 milioni di euro così ripartiti: 129 milioni di euro di risorse statali spettanti alla Regione, 6,8 milioni di fondi regionali propri e oltre 160 milioni frutto del partenariato pubblico-privato) e quello di Carpi (126 milioni di euro così ripartiti: 34,15 fondi statali spettanti alla Regione, 34,15 risorse regionali proprie, 69 milioni di euro frutto del partenariato pubblico-privato), mentre nel resto della regione si segnalano: 43,8 milioni di euro per interventi antisismici all’Ospedale di Modena, quasi 43 milioni di euro per proseguire la riqualificazione del Polo Materno-Infantile dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, 4,2 milioni per l’ampliamento della Casa della Salute di Rimini, 2,4 milioni per ampliare l’ospedale riminese, 2,5 milioni per un nuovo padiglione dell’Ospedale di Forlì, 3,5 milioni di euro per il punto di primo intervento dell’Ospedale di Castelnovo ne’ Monti, 6 milioni di euro per un nuovo comparto operatorio a Reggio Emilia.

“Vogliamo ammodernare la rete ospedaliera per dare sempre maggiori risposte ai problemi dei cittadini, puntando su tecnologia e impegno per nuove sale operatori e nuove strutture”, spiega l’assessore alla Salute Raffaele Donini.

Per Michele Facci (Gruppo Misto) “mancano indicazioni sui punti nascita della nostra regione, in particolare per quelli chiusi non c’è nulla: si conferma dunque una linea che continua a privilegiare le realtà centrali a scapito di quelle periferiche”. Stesse considerazioni per Simone Pelloni (Lega): “Per le grandi città ci sono investimenti per i punti nascita e nulla per la periferia. Altro quesito: quando si partirà coi lavori per gli ospedali di Carpi, Cesena e Piacenza? Servono certezze sui tempi di realizzazione di opere per le quali c’è anche una compartecipazione statale”. Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) ha posto due quesiti: “Su Porretta Terme (Bologna) si parla di ristrutturazione di uffici distrettuali, dove saranno? Inoltre, non vedo nulla per Vergato e Loiano: non ci sono perché sono già finanziati o rimandati? In ordine ai punti nascita mi sembra ci sia lettera morta”.

In risposta ai quesiti posti dai consiglieri l’assessore e il funzionario di settore hanno spiegato che “Nonostante il quasi raddoppio dei costi per i grandi ospedali siamo riusciti a prevedere l’interezza del finanziamento. L’auspicio è che non trascorra oltre un anno in modo da procedere con la gara per il progetto esecutivo e il cantieramento delle opere. Sui punti nascita riteniamo si debba avviare una discussione con il ministero della Salute per una comune assunzione di responsabilità e per assicurare sicurezza clinica e mantenimento o riapertura in zone interne o montane. C’è anche un tema di personale che non si trova. A Porretta ambulatori e uffici verranno realizzati nella vecchia sede dell’ospedale riqualificando una superficie di 1.100 metri quadrati”.

Di seguito la suddivisione delle risorse per le varie Ausl:

Piacenza: 300 milioni di euro, di cui 296 per il nuovo ospedale  e un milione di euro per completare la casa della Salute di Bettola, 1,5 per ristruttura l’edificio che ospiterà la nuova Casa della Salute di Fiorenzuola d’Arda, 60.000 euro destinati alla telemedicina

Parma: 5 milioni e 95.000 euro di cui 95.000 per la telemedicina e 5 milioni per acquistare attrezzature ed arredi per “L’ospedale delle Mamme” di Parma

Reggio Emilia: 12 milioni di euro di cui 3,5 per il punto di primo intervento e la nuova “camera calda” di Castelnovo ne’ Monti, 665.000 euro per l’ospedale di Castelnovo ne’ Monti, 1,7 milioni per realizzare l’ospedale di comunità di Montecchio Emilia, 6 milioni un nuovo comparto operatorio a Reggio Emilia, 110.000 per la telemedicina.

Modena: 184,7 milioni di euro di cui 126 milioni di euro per il nuovo Ospedale di Carpi, 2 milioni completare il nuovo ospedale di Finale Emilia, 1,48 milioni per ultimare la Casa della Salute di Modena Sud Ovest, 540.000 euro per la Casa della Salute di Castelfranco, 1,98 milioni per ristrutturare l’Ospedale di Mirandola, 137.000 euro per la telemedicina, 43,8 milioni di euro per interventi antisismici all’Ospedale di Modena, 4,5 milioni di euro per l’area materno-infantile dell’Ospedale di Modena, 4,5 milioni per l’Ospedale di Baggiovara.

Bologna: 53 milioni di euro di cui 43 milioni di euro per proseguire la riqualificazione del Polo Materno-Infantile dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, 1,6 milioni per l’Ospedale Bellaria, 6 milioni per la casa della Salute di Castel Maggiore, 2,5 milioni per interventi a Porretta Terme, 139.000 euro per la telemedicina

Imola: 650.000 euro di cui 600.000 per il completamento del primo stralcio della Casa della Salute e 50.000 per la telemedicina

Ferrara: 6,18 milioni 3,1 milioni per l’Ospedale Sant’Anna, 3 milioni di euro per la Casa della Comunità di Cento, 70.000 euro per la telemedicina

Romagna: 10,3 milioni di euro di cui 4,2 milioni per ampliare la Casa della Salute di Rimini, 2,5 milioni per l’Ospedale di Forlì, 3,5 milioni per l’Ospedale di Rimini e 139.000 euro per la telemedicina.