Sanità. Effetto CAU: nei Pronto soccorso -15.5% di codici bianchi e -9% di codici verdi

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Calano gli accessi al Pronto Soccorso di codici bianchi e codici verdi in Emilia-Romagna dopo l’apertura dei CAU. Sono i dati diffusi stamane dalla Regione. Dopo l’apertura di 42 CAU, da Piacenza a Rimini, si registra nei pronto soccorso un calo del 15,5% dei codici bianchi e del 9% dei codici verdi. Contemporaneamente, però, è anche vero che gli accessi ospedalieri sono aumentati, in linea con l’aumento registrato a livello nazionale. In Romagna il calo di accessi dei casi non urgenti è del 27%.
Dei pazienti che si recano al CAU, il 68% hanno un’età fra i 18 e i 64 anni, segnale, secondo la Regione, che l’assistenza dei medici di medicina generale per la popolazione più anziana funziona bene. L’83% dei pazienti che si rivolgono al Cau trova nei centri una risposta alla propria problematica. Il 7-10% viene invece inviato in ospedale per ulteriori accertamenti.
Con l’entrata in funzione a dicembre del nuovo numero 116117 la situazione dovrebbe ulteriormente cambiare.

 

Le prime otto cause di accesso ai Cau

I Cau sono stati istituiti dalla Regione per gestire le urgenze a bassa complessità, continuando a mantenere in capo ai Pronto soccorso le emergenze. Queste le prime otto cause per cui i cittadini in questi primi cinque mesi del 2024 si sono rivolti ai Centri di assistenza urgenza: 22,18% lesione o dolore agli arti e contusioni; 10,96% tosse, congestione, mal di gola o febbre; 5,71% dolore addominale; 4,6% eritema/problemi cutanei; 3,7% lombalgia; 3,05% otalgia; 2,22% richiesta di prescrizione; 1,52% cefalea/emicrania.