L’Emilia-Romagna ha istituito un coordinamento regionale per la realizzazione del servizio del numero unico delle emergenze, il 112.
Avrà il compito di raccordare e indirizzare le azioni necessarie al servizio, avrà sede all’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma e sarà guidato da Antonio Pastori.
Parma avrà così il compito di organizzare il servizio sotto i vari profili.
Il modello organizzativo prevede una centrale unica di risposta che risponderà alle chiamate al 112, 113, 115, 118 e 1530, filtrando quelle improprie e indirizzando poi le richieste ai vari soggetti.
In Emilia-Romagna saranno realizzate due centrali uniche di risposta, una a Parma e una a Bologna, con uno stanziamento di 6,6 milioni. L’investimento ha permesso la costruzione di strutture antisismiche dotate ognuna di 25 postazioni di lavoro, sala maxiemergenza e spazi attrezzati per ospitare tecnologie uffici e servizi. Il progetto prevede l’operatività di una novantina di operatori, tra Bologna e Parma, cui si aggiungono 13 ulteriori dipendenti tra dirigenti, coordinatori, personale amministrativo e tecnici. L’obiettivo è essere operativi entro la fine del 2023.
Si è valutato che 90 operatori saranno in grado di rispondere in 10 secondi, concludere l’intervista in 40 secondi e passare la telefonata al secondo livello entro ulteriori 40 secondi.
L’annuncio è stato dato in occasione del 32/o anniversario dell’incidente dell’elisoccorso Charlie Alpha che il 18 agosto 1990 precipitò sul monte Ventasso durante un’operazione di salvataggio causando la morte di quattro soccorritori. (ANSA).