Finanziamenti statali per 23,8 milioni di euro destinati all’Emilia-Romagna per la ricerca in ambito sanitario: 14,2 provengono da fondi Pnrr e oltre 9,6 sono per progetti di ricerca.
Diversi gli ambiti finanziati, dalla geriatria alla ginecologia, ma l’obiettivo è migliorare le prestazioni sanitarie e le cure grazie a progetti messi a punto dai ricercatori emiliano-romagnoli.
A beneficiare delle risorse le Aziende Ospedaliero-Universitarie di Modena, Ferrara, Parma e le Aziende Usl di Bologna, Ferrara e della Romagna, oltre a cinque Irccs.
“A questi finanziamenti – commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – si aggiungono i contributi ricevuti per la ricerca finalizzata, che ci collocano al primo posto tra le Regioni per numero di progetti finanziati, confermando la forza e l’innovazione delle proposte che vengono da questa regione e l’alto livello di professionalità e preparazione dei nostri ricercatori e delle nostre ricercatrici”.
Una tecnologia per prevenire l’osteoporosi sin dalla nascita, strategie innovative non farmacologiche per la diagnosi precoce, prevenzione e cura su misura dei disturbi depressivi tra i malati di cancro. Sono alcuni dei 16 progetti di ricerca sanitaria che saranno realizzati in Emilia-Romagna grazie a un finanziamento del Pnrr di oltre 14,2 milioni: 10 riguardano le malattie croniche non trasmissibili, tre le malattie rare e tre la Proof of
L’Emilia-Romagna si aggiudica oltre 9,6 milioni di finanziamenti statali per 28 progetti, prima in Italia tra le Regioni quali destinatari istituzionali per numero di proposte finanziate: 15 riguardano la ricerca biomedica innovativa, legata all’acquisizione di nuove conoscenze (‘theory enhancing’) e 13 sono mirati allo studio di nuove strategie clinico-assistenziali e organizzative (‘change promoting’). (ANSA)