L’architetto Sandra Manara, già direttrice del Mausoleo e del Palazzo di Teodorico a Ravenna, ha assunto dal 9 febbraio la direzione del sito Unesco del Battistero degli Ariani in precedenza affidati alla dottoressa Emanuela Fiori che ha terminato il suo mandato presso il Ministero della Cultura per pensionamento.
“Un passo importante – commenta il Direttore Regionale Musei Emilia-Romagna Giorgio Cozzolino – per mantenere una continuità scientifica di alto profilo professionale dopo la direzione della dott.ssa Emanuela Fiori”.
“Il Battistero degli Ariani, – prosegue Sandra Manara – assieme agli altri due importanti siti teodoriciani della città di Ravenna che già dirigo, il Mausoleo di Teodorico e il cd. Palazzo di Teodorico, aggiunge un importante tassello per sviluppare una completa e complessa progettualità scientifica anche in vista delle celebrazione teodoriciane che si terranno nel 2026 in tutta Italia. Per quanto concerne la valorizzazione, ovviamente questa continuità assicura un valore aggiunto al percorso tematico legato ai siti teodoriciani nella città di Ravenna che abbiamo inaugurato la scorsa estate. Non ultimo il tema della manutenzione, a cui tengo particolarmente data la mia formazione come architetto, al fine di dare il giusto risalto a questo edificio che è un unicum in quanto nessun’altro battistero dedicato al culto ariano è giunto fino a noi”.
La dottoressa Sandra Manara dal 2017 si occupa di tutela e valorizzazione museale in particolare nei siti ravennati. Sia in precedenza come libera professionista ed in seguito come funzionario nelle pubblica amministrazione ed esperta nel Ministero della Cultura, si è occupata di paesaggio, inteso nell’ampia accezione di patrimonio culturale che valuta la stretta interazione fra il luogo, la storia e gli abitanti. Attualmente, oltre al ruolo di direttore di alcuni siti ravennati, è anche responsabile dell’ufficio tecnico della Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna.
“Con questa nomina, – conclude Giorgio Cozzolino -, abbiamo rafforzato la rete dei monumenti “ariani” nell’ottica dei grandi interventi previsti per il 2026, anno dedicato alle celebrazioni dei 1500 anni dalla morte del re Teodorico”.