Nel 2020 è stato un esperimento riuscito, una luminosa eccezione in mezzo a tanti eventi saltati a causa dello scoppio della pandemia, un esempio di resilienza e testardaggine tutta romagnola dettata dalla consapevolezza che, nonostante il periodo di difficoltà, o forse proprio in virtù di questo, la solidarietà e la causa dei pazienti che lottano contro il cancro non andassero abbandonate. Avrebbe potuto essere un buco nell’acqua: invece la “Sagra del Tortellone Sanpatriziese” nella sua inedita, prima versione da asporto portò ad un ricavo di 15.000 euro a favore dell’Istituto Oncologico Romagnolo, frutto di più di 2000 porzioni di pasta fatta in casa distribuita in soli tre giorni. Un segnale di grande sensibilità da parte di tutto il territorio, che non solo ha dimostrato come l’evento sia oramai un appuntamento imprescindibile e atteso, ma come di fronte ad una autentica chiamata alle armi della solidarietà le persone del circondario lughese non si tirino indietro, pur dovendo prestare alcune attenzioni in più e rinunciando alla classica convivialità di cui queste manifestazioni per tradizione vivono.
Visto il successo dell’edizione scorsa i Volontari dell’Associazione Sagra del Tortellone Sanpatriziese non potevano rinunciare al bis: e il 27, 28 e 29 agosto torneranno presso la sede delle ex scuole elementari di via Mameli 72 per riempire le vaschette da asporto a chiunque voglia partecipare e gustarsi a casa le prelibatezze delle “azdore”, preparate secondo la migliore tradizione della bassa Romagna. La manifestazione dunque si farà ma rinuncerà nuovamente, a malincuore, al suo format più tradizionale, quello in presenza: un atto dettato da una parte dall’esigenza di voler fare la differenza per i tanti pazienti che, dal 1979, vedono nello IOR il punto di riferimento cui affidarsi nel lungo e difficile percorso di cura dal cancro pur mantenendo la forte consapevolezza che, a causa della diffusione delle varianti, l’emergenza Covid sia tutt’altro che superata.
«Si è trattato di una scelta dolorosa, ma che ha tenuto in primaria considerazione la sicurezza sanitaria dei nostri volontari e di chi parteciperà all’evento – spiega Luca Lazzarini, Consigliere IOR per il territorio di Lugo – anche quest’anno, quindi, abbiamo deciso di adottare la formula da asporto con menù ridotto in quanto gli spazi della nostra sagra non ci permettono di mantenere la distanza interpersonale adeguata a scongiurare la diffusione del virus. Desidero ringraziare tutti i volontari che nonostante il periodo hanno contribuito alla realizzazione di tutto questo. Spero che anche il nostro pubblico, molto fidelizzato, possa comprendere le motivazioni della nostra decisione. L’auspicio è che questa sia davvero l’ultima edizione in cui ci vediamo costretti ad adottare una tale modalità, e che dalla prossima si possa tornare tutti insieme a celebrare questo importante momento. Speriamo di ripetere il successo del 2020, che ci ha permesso di dedicare 15.000 euro al servizio d’assistenza domiciliare, con cui le OSS dello IOR aiutano le famiglie colpite dal tumore più in difficoltà. Per qualsiasi aggiornamento rimando alla pagina Facebook della Sagra del Tortellone Sanpatriziese».
L’evento prevederà i seguenti orari di apertura: venerdì 27 dalle ore 18.30; sabato 28 dalle ore 18.30; domenica 29 dalle 11 per il pranzo e dalle 18 per la cena.