“Nella serata di ieri 21 aprile si è riunito il consiglio territoriale del Mare, per esprimere un parere sulla nuova organizzazione del piano di sosta ed in particolare sull’allestimento temporaneo della zona sosta del parco marittimo.
Il piano prevede, come noto e a regime, l’eliminazione dei parcheggi nella zona retrodunale ed un ampliamento degli spazi esistenti nel parcheggio scambiatore e nella prima fase la realizzazione di un’area di sosta provvisoria da utilizzare in attesa della definizione del progetto.
Quello che può essere sfuggito a molti è che il consiglio territoriale che ieri ha espresso il suo voto è di fatto tecnicamente decaduto.
Se corretto ed incontestabile va giudicato il comportamento del presidente del consiglio che, al fine di rispondere alla richiesta di parere (risposta da inviare entro il termine di 20 giorni dalla richiesta, ricevuta in data 4/4) ha giustamente convocato il consiglio nei termini previsti dal regolamento, viene tuttavia da chiedersi che senso abbia che il consiglio uscente si sia espresso su una questione, peraltro di così grande impatto sulle località, quando i nominativi dei nuovi consiglieri territoriali, eletti in occasione delle elezioni svoltesi il 3 aprile erano stati i resi noti già il giorno 5.
Oltre alla suddetta questione di opportunità si evidenzia che peraltro, a tutt’oggi molti consiglieri neo eletti non hanno ricevuto la notifica di elezione a consigliere, e questo in tutte le aree della città.
Dato che “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina” il dubbio che sorge spontaneo è che si stia attendendo tutto questo tempo perché fra le file della maggioranza è stato necessario un periodo, chiamiamolo “di riflessione” al fine di mettere ordine fra consigli, consiglieri e papabili presidenti, e sistemare un quadro complicato dalla risicata maggioranza ottenuta in termini di numero di consiglieri.
Come noto infatti nessuno nella maggioranza aveva considerato il fatto che l’attuale regolamento (scritto e votato dalla maggioranza stessa) prevede un sistema per cui, anche a fronte di risultati elettorali con differenze importanti, la differenza nel numero di consiglieri eletti sia, nelle circoscrizioni più piccole, di soli 7 contro 6 situazione che deve aver creato non pochi mal di pancia, che speriamo vengano risolti a breve, in modo che ogni area territoriale possa avere i suoi consiglieri eletto ormai da un mese, nel pieno delle loro funzioni.”
Lucio Salzano e Filippo Binazzi – Viva Ravenna