Da Cervia Salvini lancia la campagna elettorale dopo aver interrotto la legislatura in accordo con gli alleati del centrodestra.
Giunge in bicicletta, passando fra i giornalisti, e dribblandone le domande.
Il dibattito sul palco era già iniziato. Si parla di costi dell’energia, del lavoro, di preoccupazioni per l’attuazione del Pnrr.
Per annunciarlo torna il “Vincerò” del Nessun dorma e la richiesta di «liberazione» da parte di Morrone.
Nelle prime battute critica Enrico Letta sulla sua proposta alla tassa ai milionari per finanziare la dote ai 18enni perché «non è tempo di patrimoniali, o tasse di successione, su vivi o morti».
Il moderatore Gennaro Sangiuliano pone il tema sicurezza partendo dall’omicidio del mendicante di origine nigeriana a Civitanova e lui censura “quei giornalisti di sinistra che strumentalizzano anche un omicidio. Ci sono 5 milioni di immigrati regolari in Italia che sono miei fratelli e che in maggioranza votano Lega”.
Infine alcuni impegni in vista delle prossime elezioni: “Il centrodestra lavora per idee comuni e io proporrò ai miei alleati che prima del voto almeno alcuni Ministri li dobbiamo dire con nome e cognome”.
Tra i punti del programma “la flat tax al 15% estesa fino a 100mila euro e anche a famiglie e dipendenti”, la rimozione dell’obbligo del pos che “non ha senso”, così come “non ha senso il tetto al denaro contante”. Parola d’ordine libertà: “Libertà tra scegliere tra scuola pubblica e scuola paritaria, libertà di stampa, libertà di pensiero, libertà di economia”. Salvini, su questo punto, cita Gaber: “La libertà non è stare sopra a un albero; la libertà va cercata, voluta, meritata”.