Mentre questa notte le forze russe hanno colpito, come da triste abitudine, infrastrutture civili in tutta l’Ucraina lanciando più di un centinaio di razzi e altrettanti droni con il risultato di lasciare sul terreno almeno 5 morti civili e danni ingenti per la popolazione, a Ravenna sorgevano come funghi manifesti 6×3 (non firmati) inneggianti alla Russia (“non è il nemico”); manifesti che nascondono la più vile disinformazione dietro alla parola “pace”.
Si tratta di manifesti di propaganda russa, già affissi in altre città italiane, che mirano unicamente a giustificare l’occupazione di alcuni territori ucraini mascherandosi con un falso messaggio pacifista. Queste iniziative puntano a disinformare la comunità cittadina nascondendo i fatti (invasione ingiustificabile dell’Ucraina, condotta di guerra russa devastante verso i civili, razzie di bambini, ecc.) e operando una vera e propria truffa della verità, nascondendo, cioè, l’occupazione russa di parte del territorio ucraino e la politica imperialista e sanguinaria di Putin.
Chiediamo al comune di Ravenna di dissociarsi con chiarezza da questi contenuti e di verificare se sia legittimo affiggere propaganda “non firmata”; chiediamo a tutti i ravennati di mostrare la lora contrarietà in forme civili e democratiche ma estremamente ferme. L’Italia purtroppo è terreno fertile per la disinformazione russa (fake news, siti web specializzati, finanziamenti segreti, ecc.) ma non si possono dimenticare i dati di fatto: il 18% del territorio ucraino illegalmente occupato; i 6,4 milioni di rifugiati all’estero ed altri 4 milioni che hanno dovuto lasciare la propria casa; le tantissime vittime civili.
Non c’è pace senza giustizia e verità. Questi manifesti recano una grave offesa ad una città come Ravenna, “medaglia d’oro” della Resistenza alla dittatura nazi-fascista, e da sempre portatrice di principi di libertà, difesa del diritto e democrazia. Temi questi su cui non si può transigere e su cui è obbligatorio essere sempre pronti a mobilitarsi.