“Esiste un lido, in provincia di Ravenna, dove oltre al mare, le piadine e gli aperitivi, ad attirare i turisti sono anche alcuni coloratissimi abitanti della pineta: apparsi fra i pini da oltre trent’anni, i pavoni di Punta Marina fanno bella mostra di sé lungo i sentieri che portano agli stabilimenti balneari.

Non è raro imbattersi in gruppi di turisti che, armati di macchine fotografiche e di cellulari, si appostano nella speranza di cogliere l’attimo in cui i maschi dispiegano il ventaglio di piume colorate della coda.
Pochissimi luoghi al mondo possono vantare una tale attrattiva – fra i più famosi, la cittadina inglese di Finningley – eppure due anni fa i volatili hanno rischiato di essere trasferiti lontano da quella che è, a tutti gli effetti, la loro casa.
Le lamentele di qualche residente che non gradiva la presenza dei pavoni nel proprio giardino avevano indotto l’amministrazione comunale ad emettere una determina per la cattura ed il trasporto dei pennuti. Il Comune non aveva però previsto le proteste da ogni parte d’Italia in difesa dei pavoni, che sono diventati negli anni un simbolo per il territorio: sit in, mail bombing, manifestazioni di ogni genere si sono protratte per mesi per impedire che animali abituati in spazi aperti potessero finire addirittura in voliere, e senza tutele per la loro incolumità.
In difesa dei pavoni – che nel frattempo hanno guadagnato tanta popolarità da finire anche su TripAdvisor – si è giunti ad un accordo con un’associazione animalista locale, CLAMA Ravenna, che si è occupata di redigere un progetto in convenzione con l’amministrazione comunale per la pacifica convivenza fra le diverse specie.
Il progetto – realizzato grazie anche al sostegno dell’associazione Animal Liberation e con la preziosa consulenza dell’esperto Paolo Fenati – prevede l’installazione di cartelli esplicativi, la distribuzione di brochure e la condivisione di consigli per chi, ad esempio, voglia realizzare semplicissimi dissuasori a costo zero nel proprio cortile; grazie al progetto, i cittadini scoprono, ad esempio, che i pavoni si nutrono, oltre che di frutti e semi, anche di insetti e di.. zecche! A tutto vantaggio dei cani che vengono portati a passeggio in zona e degli umani.
Per proteggere gli stessi animali, i volontari dell’associazione raccomandano di non nutrirli nei propri giardini, dato che trovano tutto ciò di cui hanno bisogno per la propria alimentazione in pineta, e ricordano che eventuali maltrattamenti saranno perseguibili penalmente.
Gli animali selvatici subiscono l’invasione del cemento e sono costretti a ritirarsi in spazi sempre più ridotti; essere giunti ad una collaborazione con il Comune di Ravenna per difendere una specie è un segno di civiltà e lungimiranza che dovrebbe essere d’esempio in tutto il territorio.
Dopo l’annuncio del progetto i giornali locali sono stati letteralmente sommersi di lettere di apprezzamento ed i pavoni hanno acquistato ancora maggiore popolarità: loro, ignari del pericolo che hanno corso e degli sforzi fatti per salvare loro “le penne”, continuano a godersi il verde della pineta e a mostrarsi in tutta la loro magnificenza a chi non ha mai smesso di  considerarli i beniamini di questa piccola località turistica della costa romagnola.”
Associazione CLAMA Ravenna