Sabato 8 febbraio, alle 17.30, la Società Conservatrice del Capanno Garibaldi ha organizzato un appuntamento alla Casa Matha per ricordare la Repubblica Romana. L’evento vedrà la partecipazione di Andrea Spicciarelli, direttore dell’Ufficio Storico dei Veterani e Reduci Garibaldini. Spicciarelli terrà una conferenza dal titolo: “Volontariato garibaldino e impegno civile”
La Repubblica Romana è stata l’unica guerra di popolo del nostro Risorgimento, ed ha portato sotto le sue bandiere volontari da tutta l’Italia e dall’Europa, consapevoli di battersi per un futuro migliore e che allora poteva apparire un’utopia. E’ stata una battaglia gloriosa e premonitrice della visione mazziniana di un’Italia unita, indipendente e repubblicana. Mentre sulle mura del Gianicolo si combatteva e moriva, in Campidoglio si approvava la Costituzione della Repubblica Romana che un secolo più tardi sarà alla base della Costituzione della Repubblica italiana:
I caduti identificati della Repubblica Romana sono 942 e di questi 230 provenivano dall’Emilia-Romagna, a dimostrazione della partecipazione rivoluzionaria e popolare della nostra terra.
Inoltre la conferenza tratterà il tema del volontariato garibaldino e impegno civile: tra le camicie rosse del lungo Risorgimento e quelle che continuarono a seguire la tradizione garibaldina anche nel secolo successivo, non mancarono coloro che, dopo l’impegno delle armi, affiancarono quello “civile”, in occasione di disastri naturali, come i terremoti di Casamicciola e di Messina o epidemie, come il colera che afflisse svariate parti d’Italia, segnando una significativa linea di continuità tra attivismo militare, politico e sociale che andava a suggellare, in taluni casi, fino alle estreme conseguenze non solo il principio di solidarietà fra i popoli, ma anche quello di solidarietà fra il popolo.
Tra i tanti da ricordare, Antonio Valdrè di Castel Bolognese, presente a Villa Glori coi fratelli Cairoli, morto di colera durante l’epidemia napoletana del 1884, Luigi Musini, medico, mazziniano, poi deputato socialista e volontario in Trentino, a Mentana e Francia, il fiorentino Giuseppe Martelloni intervenuto nel terremoto di Casamicciola nel 1883, l’imolese Francesco Cremonini e il sardo Augusto Alziator a Messina nel 1908, volontario nelle Argonne nel 1915.