“1968-2018. Faenza città d’Europa nelle pagine dei quotidiani d’epoca” è il titolo della mostra che si inaugura sabato 15 settembre 2018, alle ore 10.30, a Faenza, nella Biblioteca comunale.
All’inaugurazione interverranno il sindaco Giovanni Malpezzi, il vice sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola, l’assessore all’istruzione Simona Sangiorgi, Daniela Simonini, direttrice della Biblioteca comunale manfrediana, Fabio Gramellini, dirigente scolastico dell’istituto tecnico Oriani di Faenza, gli alunni delle classi 1^ e 2^ B dell’Oriani – indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing e i professori Michele Orlando e Francesca Pirrone, curatori del lavoro.
Quando nel maggio scorso, nell’ambito della festa dell’Europa, l’istituto tecnico Oriani ospitò la cerimonia di celebrazione dei 50 anni del conferimento del Premio Europa alla nostra città, in quell’occasione venne presentata per la prima volta un’esposizione di carattere didattico dedicata al “Sessantotto faentino nelle pagine dei quotidiani”, con alcune foto d’epoca e articoli di stampa di quell’ anno.
Un lavoro realizzato dagli alunni delle classi 1^ e 2^ B – AFM dell’istituto tecnico Oriani, cimentatisi nella ricerca e selezione del materiale dell’epoca presente nella Biblioteca comunale manfrediana.
In modo particolare sono stati oggetto di studio Il Resto del Carlino, nell’annata del 1968, e i numeri di altri periodici, come quello di Settesere, che nel settembre 1998 dedicava un inserto corposo proprio a quegli anni cruciali per la città e per l’Italia intera.
Materiale interessante è stato ritrovato anche nel numero 54 del 1968 del Bollettino del Museo internazionale delle ceramiche in Faenza, intitolato “Faenza”, contenente il discorso integrale di ringraziamento indirizzato al Sovrintendente ai Monumenti della Romagna, arch. Ercole Checchi, che, su invito del Ministro della Pubblica Istruzione, aveva attribuito al direttore del Museo internazionale delle Ceramiche di Faenza Giuseppe Liverani la Medaglia del Presidente della Repubblica riservata ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte.
La mostra nasce da un’idea del professor Michele Orlando, condivisa con la professoressa Francesca Pirrone, che ha anche creato un opuscoletto digitale sfogliabile della mostra, consultabile sul sito web della scuola Oriani (http://www.itoriani.gov.it).
Il progetto dell’Istituto ha inteso considerare la vita della città in quel delicato momento storico, che vedeva i principali centri del movimento studentesco italiani animati – parallelamente ai movimenti operai – da occupazioni, assemblee, slogan, cortei, e poi quelle aule, soprattutto quei ragazzi che avrebbero dato vita, benché inconsapevolmente, a una generazione del ’68.
In questo contesto gli alunni del biennio dell’Oriani hanno cercato di assemblare il materiale in ordine cronologico, esponendolo su 32 pannelli di grande formato, per riprodurre i percorsi più ampi e articolati con i quali la generazione sessantottina si è misurata in un momento di transizione, tra quella che ha vissuto l’esperienza della dittatura e della guerra e la successiva generazione della pace, dei diritti, ma anche del consumismo e del benessere.
Nella realizzazione della mostra va sottolineata l’importanza del metodo di studio, dell’approccio alla fonte seguendo l’esperienza del laboratorio, conferendo così una precisa valenza al rapporto tra ricerca e didattica a scuola.
La mostra sarà visitabile nei giorni e negli orari di apertura della Biblioteca, fino a sabato 29 settembre prossimo.