Iniziato con il sogno condiviso di nove persone senza risorse finanziarie ma ricche di passione nel condividere l’entusiasmo trovato nel rialzarsi dopo l’alluvione del maggio scorso, Rumagna Unite, il festival di raccolta fondi conclusosi domenica a Campiano, ha coinvolto oltre 6.000 persone in tre giorni. Una “ciurma” – così com’era impresso sulle magliette indossate da un esercito di 150 volontari radunato dagli organizzatori – cresciuta dall’unione delle Ville Unite e Disunite, che in meno di due mesi ha trasformato un’idea audace in una realtà travolgente.
A coordinare i volontari sono stati comitati cittadini, comitati dei genitori, organizzatori di feste locali, società sportive e associazioni di volontariato. Tutti hanno giocato un ruolo fondamentale nella riuscita di Rumagna Unite, dalla gestione della cucina alla pulizia, dall’organizzazione del parcheggio allo smontaggio degli arredi. La collaborazione e l’impegno di ognuno hanno creato un’atmosfera vibrante e inclusiva.
Detto in cifre, 10.000 arrosticini e 130 fusti di birra consumati, testimoniano l’entusiasmo e il coinvolgimento della comunità del forese.
Quanto alle donazioni, la campagna di crowdfunding online ha raccolto un totale di 2.525 euro. Attualmente immersi nello smontaggio dell’evento, gli organizzatori di Rumagna Unite si impegnano a mantenere la massima trasparenza pubblicando i conti degli incassi della festa e i progetti benefici sostenuti. Come già anticipato, le donazioni andranno a sostegno della palestra di Roncalceci, colpita dall’alluvione, e della manutenzione di attrezzature e giochi delle aree verdi della zona.
“Si dice che tutti sono utili e nessuno è indispensabile – dichiarano gli organizzatori -. Non è vero, tutti sono stati indispensabili e abbiamo imparato che insieme possiamo fare tutto quello che vogliamo. Ringraziamo inoltre i consigli territoriali di San Pietro in Vincoli e Roncalceci e l’Amministrazione Comunale per averci aiutato e sostenuto”.